Cuore e passione hanno portato l'Inter ad avere la meglio contro l'Atletico Madrid per 1-0 negli ottavi di andata di Champions League, una soddisfazione che viaggia a braccetto con l'amarezza di non essere riusciti a fare più gol, concetto sottolineato da Graziano Bini.
"Il passivo poteva essere più ampio", spiega l'ex centrale nerazzurro, che ora attende quel ritorno al Metropolitano che promette scintille. Anche perchè la squadra di Inzaghi non si nasconde, è consapevole di poter arrivare in fondo alla competizione, anche se "prima bisogna chiudere il discorso campionato" sottolinea Bini, che in esclusiva a Tag24 ha analizzato il momento di casa Inter.
Al triplice fischio una sensazione ha pervaso tutta San Siro, quella dell'amarezza. Ovviamente non per il risultato finale, dato che l'Inter ha mostrato superiorità dal primo al novantesimo, ma per aver portato a casa una vittoria nel segno del corto muso dal punto di vista del risultato. Graziano Bini a tal proposito ha le idee chiare.
D: Sono più i rimpianti per non aver segnato un gol in più, o la consapevolezza di essere grandi anche in Europa?
R: Il risultato va bene, anche se quello giusto sarebbe dovuto essere almeno il 2-0, visto che abbiamo sbagliato alcune occasioni. Poi giocare con una squadra come l'Atletico è sempre difficile, sono ostici. Certo, si va lì con una vittoria alle spalle, ma tocca vedere che partita farà la squadra di Simeone al ritorno.
D: Al Metropolitano l'Inter riuscirà a mostrare la sua grandezza così come all'andata?
R: Penso di sì, sono convinto che avremo anche possibilità di poter attaccare di più, dato che l'Atletico dovrà andare alla ricerca del gol per poter pareggiare i conti, lasciando così spazi".
D: Rispetto all'anno scorso è una squadra più quadrata, basta per poter essere considerati una gatta da pelare per la corsa alla finale?
R: Secondo me è un percorso diverso perchè adesso l'Inter ha una rosa più completa, con una panchina capace di poter dare il cambio ai titolari senza nessun problema, visto che il gioco continua ad essere sempre lo stesso. Questa è la forza della squadra.
L'Inter è una squadra cresciuta, ma sarebbe sbagliato concentrarsi di più sulla Champions. Per graziano Bini prima c'è un campionato da conquistare.
D: Inter tra le prime cinque in Europa: sei d'accordo?
R: Sinceramente non lo so, però dico che adesso pensare alla finale è un pò prematuro. Penserei prima di tutto a mettere le mani sullo scudetto, chiudere il discorso quanto prima per evitare brutte sorprese. Mancano ancora molte partite, ne bastano due-tre fatte male e ci si ritrova nel mischione. Già una volta l'Inter ha regalato un campionato al Milan, adesso vorrei che si chiudesse subito, per poi pensare alla Champions.
D: La sensazione è che il campionato sia già chiuso.
R: Mai, ci sono ancora punti in ballo. Se perdi qualche partita puoi innervosirti e si riapre il discorso. Sta di fatto che comunque la squadra sta facendo un percorso fantastico sia in campionato che in Champions.
D: Qual'è il segreto di questa squadra così consapevole?
R: Una rosa completa dove sono tutti doppioni, metti uno metti l'altro ma il discorso non cambia. Poi ovviamente Inzaghi ci ha messo il suo, ma i cambi fanno la differenza sul lungo periodo. Mi sta piacendo molto Mkhitaryan a tal proposito".
D: L'Inter può aprire un ciclo a lungo termine con Inzaghi?
R: Sì, ma sopratutto con Marotta, perchè il merito di questa situazione è tutta suo. Inzaghi è bravissimo, ma deve ringraziare il dirigente per avere tra le mani una creatura del genere.