Al via la seconda giornata del Congresso nazionale di Forza Italia al Palacongressi dell’Eur a Roma. Oggi è la giornata della rielezione di Antonio Tajani a segretario nazionale del partito. Una rielezione ad acclamazione dal momento che non ci sono altri candidati alla segreteria nazionale.
Tutto il partito si è compattato intorno al nome del Ministro degli Esteri Antonio Tajani a cui è stato riconosciuto il merito di aver saputo traghettare il partito in momento di grande cambiamento, all’indomani della morte del fondatore e leader Silvio Berlusconi.
Oggi è anche il giorno dell’elezione dei suoi vicesegretari. I candidati sono il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la vicecapogruppo alla Camera Deborah Bergamini e il tesoriere Stefano Benigni
Ad apertura dei lavori, i delegati di Forza Italia presenti al Palacongressi all’Eur hanno approvato la proposta della presidenza di procedere per alzata di mano alla votazione per i quattro vicesegretari.
I candidati al posto di vice, infatti sono quattro, ovvero, in numero pari ai posti previsti, in questi casi lo statuto del partito prevede che si possa procedere per acclamazione o per alzata di mano. I delegati presenti al Palacongressi hanno optato per la seconda opzione che, poi era anche la proposta della segreteria. A differenza di quanto avverrà, invece, per la proclamazione del segretario Tajani, che sarà eletto per acclamazione.
Ma perché si è scelto comunque di procedere alla votazione dei quattro vicesegretari? La ragione è puramente politica. Con la votazione, infatti, il partito ha voluto dare il via ad una conta al suo interno. Importante, quindi, capire chi prenderà più voti e soprattutto chi voterà chi, al fine i nuovi equilibri tra le correnti del partito.
Si procederà, invece, per acclamazione per l’elezione del segretario nazionale Antonio Tajani non essendo stata presentata nessun altra candidatura. Toccherà ancora a lui guidare il partito nei prossimi anni e guidarlo nei prossimi delicatissimi mesi, mesi in cui si voterà per l’elezione dei presidenti di cinque regioni e per l’importante appuntamento con le Europee, in programma il prossimo 8-9 giugno. Un appuntamento che viene guardato con ottimismo da Forza Italia convinta di riuscire a raggiungere la soglia del 10% se non a superarla, lasciando dietro la Lega di Salvini.
Per quanto concerne le regionali, invece, si comincia domani dalla Sardegna dove Forza Italia appoggia il candidato unitario di centrodestra Paolo Truzzu. Si voterà anche in Basilicata e Piemonte dove il partito sta lavorando per la ricandidatura dei suoi governatori, ovvero Vito Bardi e Alberto Cirio.
La chiusura dei seggi è prevista per le 14,30. Poi ci sarà la proclamazione degli eletti e alle 17,15 è previsto l’intervento della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. I lavori si concluderanno con l’intervento del nuovo segretario.