In Siria una tragedia ha causato la morte di 13 raccoglitori di tartufi, uccisi da una mina abbandonata nel deserto dall'Isis. La terribile esplosione è accaduta alle porte della provincia di Raqa: fra le vittime diverse donne.
Dell'orribile notizia dà annuncio l'Osservatorio siriano per i diritti umani, che in un comunicato ha dichiarato che:
Le notizie di raccoglitori di tartufi che si avventurano nel deserto sono all'ordine del giorno, poiché la Siria è rinomata per la produzioni di alcuni dei migliori tartufi al mondo, che possono arrivare anche a prezzi elevatissimi.
Dall'altro lato, però, il Paese è martoriato dalla povertà, dovuta a una terribile crisi economica e dai 13 anni di guerra, che hanno insanguinato le dune sabbiose e che nascondono ancora molti pericoli. Infatti, le autorità locali mettono in guardia dall'avventurarsi nel deserto, proprio per l'alto rischio a cui si va incontro.
Eppure, la pratica di raccogliere tartufi non si ferma e molti mettono a rischio la propria vita ogni anno, soprattutto nel periodo compreso fra febbraio e aprile, per cercare questi pregiati prodotti in un territorio sotto il dominio della Jihad.
L'organizzazione jihadista, conosciuta con il nome di Isis, si è progressivamente ritirata dalla Siria, dopo la campagna militare statunitense del 2019. Alcuni focolai, però continuano a nascondersi fra le dune del deserto e a lanciare attacchi e imboscate.
Gli attacchi non lasciano superstiti, fra le vittime: civili, forze guidate dai curdi, truppe del governo siriano, combattetti filo-iraniani e iracheni.