Shock in Danimarca, Kristoffer Olsson accusa un malore improvviso e non respira più autonomamente, l'ex Arsenal è stato trasportato d'urgenza in ospedale dove hanno riscontrato un problema cerebrale: ora il giocatore è sotto osservazione ma circondato dai suoi familiari e dalle persone più care.
Attimi di paura in Danimarca dove Kristoffer Olsson, ex stella dell'Arsenal, ha accusato un malore sconosciuto che gli ha portato a manifestare un problema cerebrale: al momento il calciatore è in ospedale ma è attaccato ad un respiratore poiché non respira più autonomamente.
Il centrocampista ha perso conoscenza lo scorso 20 febbraio mentre era a casa ma è stato prontamente trasferito in ospedale di Aarhus dove ora è ricoverato e respira tramite un macchinario apposito che lo aiuta.
Lo svedese è affetto da una malattia che viene definita apparentemente acuta e legata al cervello che, però, non è dovuta né a fattori esterni né a eventi autolesionisti. Intanto è assistito dal miglior team di medici che sta lavorando per trovare una causa comune e la cura ideale da iniziare il prima possibile.
Nonostante l'accaduto sia di alcuni giorni fa non è stato ancora individuata alcuna causa plausibile dallo staff medico, nonostante il continuo lavoro da parte di tutti. Intanto non si fermano le ricerche nel tentativo di comprendere meglio quale sia la giusta via da intraprendere.
A confermare gli eventi che si sono susseguiti riguardo Olsson anche lo stesso club in cui gioca il centrocampista. Il Midtjylland ha, infatti, diramato un comunicato ufficiale sul proprio sito in cui ha chiarito tutti gli aspetti che lo riguardano:
Difficile chiarire quale sarà il destino del giocatore che è legato al club danese fino al 2026. Al momento la società ha solo trasmesso tutta la sua vicinanza alla famiglia e al calciatore stesso offrendo il proprio supporto.
La situazione resta da monitorare non soltanto per comprendere al meglio quale sarà il futuro di Olsson, che è sotto stretta osservazione e che non è cosciente, ma soprattutto se potrà mai nuovamente riscendere in campo.
La società, come anche i compagni, si stringono attorno al giocatore per far sentire la loro vicinanza nella speranza che Kristoffer riprenda ben presto i sensi e abbia piena coscienza di cosa gli sia successo pochi giorni fa.