Fedez torna a parlare pubblicamente e lo fa alla fondazione il Circolo dei lettori di Torino conversando con gli studenti a proposito della salute mentale. Il rapper si mostra in tutte le sue fragilità portando una fortissima testimonianza di come attraverso il dialogo possano essere superati anche i momenti più difficili. Lo fa però senza mai nominare, neppure per sbaglio la moglie, mentre dedica frasi d’amore ai suoi figli. Per qualcuno che si occupa di comunicazione non aver citato Chiara Ferragni è l’ennesimo segnale di come le cose non vadano più.
Fedez incontra i ragazzi delle scuole a Torino, con loro ha un dialogo franco parlando per la prima volta apertamente e senza alcun filtro della malattia. Parte proprio dalla salute mentale, quella che ha provato a nascondere e che è esplosa nel ricovero per le emorragie dovute agli psicofarmaci:
Il rapper che sta vivendo l’ennesimo momento delicato della sua vita privata sottolinea l’importanza del dialogo:
I disturbi della salute mentale secondo i dati riportati da Fedez indicano in 2 milioni di bambini e ragazzi il numero delle persone afflitte, il che vuol dire tra il 10 e il 20% della popolazione infantile adolescenziale. Il covid ha alzato ulteriormente i numeri portando ad un disagio di massa con numerose richieste di aiuto ai prontosoccorso. Il rapper lancia l’appello per un lavoro culturale da fare.
Fedez parla con maturità comprendendo che le sue parole hanno un altro valore magari rispetto a quelle di qualcuno meno seguito mediaticamente:
Fedez sugli psicofarmaci lancia l’allarme:
Fedez stigmatizza anche l’uso eccessivo dei social, fa sorridere visto che lui è nato mediaticamente in quel mondo:
Sulla beneficenza che ha fatto tanto discutere portando all’inchiesta sulla moglie tra pandori Balocco e Uova di Pasqua difende la sua fondazione personale:
Credo di essere testimone del fatto che il denaro e la fama soprattutto non risolvono tutti i problemi. La mia fondazione nasce subito dopo la raccolta fondi sul covid in cui abbiamo costruito una terapia intensiva al San Raffaele e Donato 350.000 ad altri ospedali pubblici d'Italia. Ho trovato stimolante seguire questi progetti nello stesso periodo pochi mesi dopo durante la pandemia non so se vi ricordate, ma le maestranze del mondo della musica avevano perso completamente il lavoro nonostante il ministero della cultura dice che ha stanziato trilioni di dollari La verità è che essendo un settore iper frammentato i soldi andavano alle cooperative e le cooperative non davano i soldi ai lavoratori. Ho cercato di mettere in piedi un progetto per raccogliere dei denari e ho raccolto 2 milioni di euro Ogni anno cerco di seguire dei dei progetti per un anno e mezzo due mi sono dedicato a alla fondazione tog che è un centro riabilitativo per bambini con problematiche neurologiche complesse. Quello che si evince dalle mie cose benefiche e che ci metto in parte preponderante i miei soldi e vorrei capire dove dove sta la cosa brutta.
Fedez poi non nomina la moglie quando gli viene chiesto chi gli sia stato accanto, ma fa il nome dei figli:
Avevo un solo pensiero, perché avevo la paura della morte La cosa che mi metteva più ansia era il fatto che i miei figli non si non si sarebbero più ricordati di me se io fossi morto. Mia figlia e mio figlio erano troppo piccoli per potersi ricordare di me E questa era la cosa che mi faceva più paura della morte ma in un certo senso era anche il motore che mi spingeva a lottare.
Nessun riferimento dunque alla moglie Chiara Ferragni, ma sicuramente il plauso a Fedez per essersi messo a nudo come mai prima d’ora riguardo alla malattia e al delicato tema della salute mentale.
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