Carlo Calenda, il leader di Azione, ammorbidisce la linea dura del "mai con" e comincia a riflettere sulla necessità di ragionare con gli altri partiti in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.
Uno degli effetti collaterali delle elezioni regionali in Sardegna è il cambio di linea di Azione, rimasto fuori insieme all’ex governatore Renato Soru dal Consiglio regionale sardo.
La prova del nove circa la bontà di questo cambio di linea arriverà tra pochi giorni, esattamente il 10 marzo, quando l’Abruzzo si recherà alle urne per eleggere il nuovo presidente del Consiglio Regionale. Questa volta Azione appoggia il candidato del campo largo, o campo giusto, come lo si voglia chiamare, Luciano D’Amico. Una scelta naturalmente fatta in tempi non sospetti, ma che rappresenta un banco di prova per quelli che saranno i prossimi appuntamenti elettorali.
Un cambio di strategia che però necessità di essere spiegato e Carlo Calenda sta rispondendo direttamente a chi lo accusa di incoerenza e difende la scelta di appoggiare il candidato del campo largo in Abruzzo. Lo fa dal suo profilo X, rispondendo ad uno ad uno a chi lo accusa di incoerenza.
Risponde singolarmente ai tanti commenti di follower che gli chiedevano conto di tale cambio di strategia, accusandolo anche incoerenza. Ha risposto spiegando che:
Luca, due settimane fa ero in Abruzzo a sostenere il candidato di tutto il centro sinistra. Non è cambiata una virgola della nostra posizione tranne una certezza: candidati terzi alle regionali basta. Ne abbiamo sostenuti sei da quando è nata Azione e non funziona. Nella vita si… https://t.co/VpUNoG2gEj— Carlo Calenda (@CarloCalenda) February 28, 2024
Calenda chiarisce anche che la sua scelta di sostenere il candidato del centrosinistra in Abruzzo è dettata dalla levatura del candidato.
Il leader di Azione, infine, ribadisce che le scelte del partito saranno sempre dettate dalla qualità dei candidati e che tali scelte non hanno nulla a che vedere con le posizioni del partito in campo di politica estera e nazionale. Quest’ultima precisazione rivolta a chi gli chiedeva dell’Ucraina e della posizione del Movimento5S. Allo stesso tempo apre al partito di Giuseppe Conte.
Non era l'articolo era il titolo. I titoli sono una categoria della fantascienza. Ma se non impariamo a leggere oltre il titolo tutti i nostri discorsi sulla competenza e sulla complessità vanno a farsi benedire. Pe noi i 5S rimangono off limits a livello nazionale, europeo e… https://t.co/wvQir5p8B9— Carlo Calenda (@CarloCalenda) February 28, 2024