Che cos'è e dove si trova la Transnistria? Fino a qualche anno fa la maggior parte di noi non ne aveva mai sentito parlare. Con lo scoppio della guerra in Ucraina le cose poi sono cambiate. Si tratta di un piccolo ma importante territorio, vediamo insieme perché.
La Transnistria è una Repubblica indipendente lunga appena 200 km che si trova tra la Moldavia e l'Ucraina. Lo Stato non è riconosciuto dall'Onu, in quanto è considerato parte della Moldavia. Quest'ultima, per riferirsi a tale territorio, utilizza l'espressione Unità amministrativa della riva sinistra del Dnestr, un fiume.
Al momento l'area è sottoposta ad occupazione militare russa. Oggi il territorio dipende, in gran parte, dagli aiuti economici ed energetici che arrivano proprio da Mosca.
Per molto tempo inoltre la Transnistria è stato un territorio noto per gli svariati traffici illegali, il contrabbando di droga e sostanze stupefacenti, il contrabbando di armi, l'ampia diffusione della criminalità organizzata e della mafia russa.
In questa area oggi abitano persone con origini etniche e culture diverse, spesso miste. Sono presenti anche delle minoranze.
La Transnistria è una striscia di territorio situata ad oriente del già citato Dnestr, il secondo fiume più lungo dell'Ucraina, nonché principale arteria idrica della Moldavia. Il territorio non ha sbocco sul mare.
Confina a nord est e a sud con l'Ucraina, a ovest e a sud ovest con la Moldavia. In totale occupa un'area di oltre 4mila chilometri quadrati. La capitale è Tiraspol. Il territorio comprende poi altre decine di città, comuni e località.
La strada principale è quella che va da Tiraspol a Ribnita attraverso Dubasari. È possibile arrivare in questi territori con treni internazionali. Per quanto riguarda i viaggi aerei, ci si deve affidare all'aeroporto di Chisinau, la capitale della Moldavia, o a quello di Odessa in Ucraina.
Come abbiamo detto la Transnistria appartiene de iure alla Repubblica di Moldavia. De facto però è uno Stato indipendente con sede amministrativa nella capitale. A livello internazionale il territorio non è riconosciuto.
La comunità prevalentemente è russa, dal momento che il territorio è strettamente dipendente da Mosca sotto vari punti di vista. Ad esempio, la Transnistria conta per l'importazione di gas proprio dalla Federazione.
Questa è la situazione al giorno d'oggi. Facciamo ora un passo indietro nel tempo e andiamo al 1992 quando, dopo un breve conflitto tra Stato nazionale e separatisti filo-russi, venne siglato un patto da una commissione congiunta tra Russia, Moldavia e Transnistria.
Nonostante questo patto però le tensioni all'interno di quest'area sono continuata ad andare avanti nel tempo. Nel 2010 sono stati riaperti i negoziati che portarono ad un alleggerimento della situazione.
Nel marzo del 2012 poi i tre Stati hanno firmato un accordo per riattivare il traffico ferroviario sulle due rive del fiume Dnestr. Dunque anche su quella orientale dove si trovava appunto il territorio della Transnistria.
Nel 2014, a seguito dell'annessione della Crimea alla Russia, il governo locale chiese l'adesione alla Federazione Russa.
Un altro importante momento di svolta si ebbe con l'inizio della guerra tra Mosca e Kiev, che prese il via nel febbraio del 2022, quando la Russia invase parte del territorio ucraino.
Qualche mese dopo lo scoppio del conflitto, precisamente ad aprile del 2022, l'area della Transnistria è stata interessata da una serie di colpi ed esplosioni.
Il territorio d'altronde è il fronte alternativo per l'attacco alla città portuale ucraina di Odessa, dopo che gli ucraini hanno fermato, da altre parti, l'avanzata russa.
Gli attacchi hanno colpito, tra le altre cose, un centro di trasmissione radiofonico russo e il Ministero della Sicurezza di Tiraspol. Successivamente ci sono stati dei cambiamenti dal punto di vista della politica interna mentre sono aumentate sempre di più le tensioni internazionali.
Nel febbraio del 2023, ad un anno di distanza dall'inizio della guerra tra Ucraina e Russia, il numero uno del Cremlino Vladimir Putin ha deciso di revocare un decreto del 2012 che affermava la parziale sovranità della Moldavia nell'ambito di politiche sul controllo dei territori della Transnistria.
La maggior parte della popolazione parla il russo. Sono diffusi anche ik moldavo e l'ucraino, proprio per la vicinanza con i Paesi. In questa striscia di territorio ci sono minoranze.
La bandiera non è altro che una versione della bandiera della Repubblica Socialista Sovietica Moldava. La versione attuale è quella adottata nel 2000.