Per arrivare in Serie A ci vuole impegno, talento, determinazione e tanto sacrificio. Davide Moscardelli ci ha messo tutto ciò che aveva per raggiungere il suo sogno e alla fine lo ha coronato con grande merito. Dopo aver segnato in tutte le categorie, dalla promozione in poi, è il Chievo a dargli la possibilità di arrivare nella massima serie. Attaccante mancino, punta centrale di qualità, forte fisicamente e con un grande senso del gol. Caratteristiche particolari? La sua barba unica, che non lo ha mai abbandonato. Tante maglie indossate, ha lasciato il segno ovunque ed è entrato sempre nel cuore dei suoi tifosi. Importantissima per lui l'esperienza fatta a Bologna, nella stagione 2013/14. Per commentare il momento straordinario del Bologna di Thiago Motta, Moscardelli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Continua la favola del Bologna che ora, dopo il recupero del match tra Inter e Atalanta, si gode ufficialmente il quarto posto in solitaria. La squadra di Thiago Motta non è più una sorpresa, adesso è una certezza e arrivati a questo punto l'obiettivo europeo è più che mai concreto. Cinque vittorie nelle ultime cinque gare giocate e nessun crollo mentale, come in tanti avevano pronosticato qualche settimana fa. Questo gruppo è coeso, gioca, vince, si diverte e soprattutto non ha nessuna intenzione di fermarsi, adesso che vede il traguardo dritto davanti a sè. Tutto ruota nel verso giusto e in questo weekend i Felsinei potrebbero dare un altro schiaffo al campionato. In programma infatti c'è il match con l'Atalanta ed è inutile specificare quanto sarebbe importante vincere questo scontro diretto. Per commentare il magico momento del Bologna di Thiago Motta, Moscarelli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il sogno del Bologna continua. Arrivati a questo punto il Bologna ha tutte le carte in regola per arrivare in Champions?
"Direi proprio di sì e credo che questa squadra se ne stia finalmente rendendo conto. Hanno avuto una continuità incredibile in tutta la stagione e non hanno mollato neanche quando tutti credevano che sarebbe crollata. Sono felice per loro perché se lo meritano e perché Bologna ha sempre un posto speciale nel mio cuore. L'obiettivo adesso non può che essere quello di tornare in Europa, per ciò che ci stanno facendo vedere in campo".
Quanto può fare la differenza il fatto di non avere pressioni psicologiche da parte di tutto l'ambiente, rispetto alle dirette concorrenti?
"Questo è un valore aggiunto importante che non può essere sottovalutato. L'attaccamento alla squadra è meraviglioso, ma d'altronde questo si sapeva già perché la tifoseria del Bologna è incredibile. Ora non hanno niente da perdere, possono giocare con tutta la serenità del mondo. La cosa che mi fa ben sperare è che questa è una squadra che ha enorme qualità, a partire dal tecnico e quindi a tutte le carte in regola per sognare in grande".
Di Thiago Motta si sta parlando tantissimo, secondo te è pronto per il grande salto?
"Per quello che sta facendo vedere non si può che parlare bene di Thiago Motta e ora anche le big se ne stanno rendendo conto. Molti top club hanno cambiato strategia ultimamente e hanno deciso di puntare su allenatori giovani e con idee nuove, motivo per cui uno come lui diventa ancora più appetibile".
Su chi deve fare la corsa il Bologna, a questo punto, per la Champions?
" È incredibile pensare che adesso come adesso il raggiungimento dell'Europa League potrebbe sembrare quasi una delusione! Ricordiamoci però che non è così. All'inizio dell'anno sarebbe sembrato eccessivo anche parlare di Conference League. Resta comunque il fatto che adesso la corsa la deve fare su se stessa e continuare come sta facendo, senza pensare a ciò che hanno già fatto. Non devono fermarsi, non devono credere di aver già dato tutto. Ora arriva il bello".
Da attaccante ad attaccante, che mi dici di Zirkzee? Un altro su cui mezzo Europa ha puntato gli occhi.
"Grande giocatore, mi piace tantissimo anche per come partecipa alle azioni manovrare della squadra. Fa gol importanti belli e pesanti e fa divertire la gente. Ha fantasia, è un giocatore di grande effetto. Ci ha fatto già vedere tunnel, dribbling e giochi di prestigio. Qualcuno lo ha paragonato a Ibrahimovic ed effettivamente qualcosa di simile a Zlatan lo ha. All'inizio si diceva che segnava poco, ma sta migliorando anche da quel punto di vista. È abbastanza giovane e può crescere ancora, trovando fiducia e continuità".
Il rischio è che in estate il Bologna possa vendere parecchio. Con un presidente come Saputo e un talento come Sartori, questa squadra può aprire un ciclo come ha fatto l'Atalanta?
"Beh penso proprio di sì. Sartori lo ha fatto spesso nella sua carriera penso sia proprio quello l'obiettivo. Magari non si priveranno di tutte le stelle che hanno, ma ne sacrificheranno una sola a un prezzo importante, che possa fargli fare di nuovo una formazione competitiva. Molto dipenderà ovviamente anche dal risultato che raggiungeranno a fine stagione dà la possibile competizione Europea. Magari arrivano in Champions e a quel punto confermano tutti".
Questa settimana c'è la sfida con l'Atalanta. Un big match che può dare qualche risposta in più al campionato?
"Una partita che può dare assolutamente risposta in più e che potrebbe addirittura rivelarsi decisiva. Un bel banco di prova soprattutto per il Bologna".