01 Mar, 2024 - 11:18

Omicidio Nada Cella, prosciolta l'imputata Annalucia Cecere: non ci sarà processo sul delitto avvenuto nel 1996

Omicidio Nada Cella, prosciolta l'imputata Annalucia Cecere: non ci sarà processo sul delitto avvenuto nel 1996

Prosciolta dall'accusa di aver ucciso Nada Cella: per Annalucia Cecere non ci sarà alcun processo. La donna era indagata per l'omicidio della 24enne, avvenuto in uno studio di commercialisti a Chiavari il 6 maggio del 1996, dove lavorava come segretaria.

A distanza di quasi 28 anni da quel tragico giorno, è arrivata la decisione del giudice Angela Maria Nutini, dopo una camera di consiglio durata circa un'ora.

Omicidio Nada Cella, prosciolta Annalucia Cecere

"Non luogo a procedere" per l'insegnante di 58 anni, residente nel Cuneese, che era stata accusata di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. La sentenza è motivata dal fatto che gli elementi raccolti dall’accusa sono considerati "insufficienti" per arrivare a una "ragionevole previsione" di condanna.

Secondo l'accusa, Cecere aveva ucciso la 24enne per gelosia e invidia, in quanto avrebbe desiderato il suo posto, nonché le attenzioni del titolare dello studio, Marco Soracco.

Soracco, che oggi ha 62 anni, e la madre Marisa Bacchioni, ultranovantenne, imputati per favoreggiamento e false dichiarazioni all’autorità giudiziaria, sono stati ugualmente prosciolti.

L'inchiesta era stata riaperta tra il 2020 e il 2021 e potrebbe ora restare un cold case. Anche se la Procura di Genova potrà fare ricorso in Appello ed eventualmente anche in Cassazione.

Il legale della famiglia Cella: "Ci aspettavamo processo giusto"

La decisione del giudice di non celebrare il processo per l'omicidio di Nada Cella

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non ce l'aspettavamo. Siamo dispiaciuti. Credevo in una celebrazione del processo giusto e doveroso. Ma la magistratura, grazie a Dio, decide in maniera autonoma e il giudice ha deciso così. Ora aspetteremo le motivazioni, poi se ci saranno gli estremi, sicuramente andremo in appello.

Queste le parole dell'avvocato Sabrina Franzone, legale della famiglia Cella.

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Questa decisione non sposta e non cambia quello che la famiglia sa. La verità in tribunale è difficile che abbia la V maiuscola. Le cose sono state ricostruite dalla Procura e dalla polizia giudiziaria che hanno fatto un lavoro enorme e mi dispiace anche per loro.

Inoltre l'avvocata evidenzia che

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non c'è mai stato un pregiudizio e questa indagine è stata condotta in maniera veramente onesta, intellettualmente onestà, e con rispetto di tutti. Questo epilogo mi dispiace molto, professionalmente e, molto di più, umanamente. Ci abbiamo messo il cuore sopra e siamo profondamente convinti del lavoro fatto dalla magistratura. Il fascicolo è composto da una immensità di atti, evidentemente per il giudice non sufficienti.

I legali dell'imputata Cecere: "Siamo molto soddisfatti"

I legali Giovanni Roffo e Susanna Martini, che assistono Annalucia Cecere, si sono detti "molto soddisfatti" per il proscioglimento.

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Ce lo aspettavamo perché gli indizi erano molto labili. Per noi i punti deboli dell'indagine erano chiari: gli indizi non erano gravi, precisi e concordanti. Carte alla mano, abbiamo cercato di fare capire la logicità della linea difensiva, mentre la linea dell'accusa aveva incongruenze profonde.

Cecere, proseguono,

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ha sempre sostenuto la sua totale estraneità. Non è stata una situazione piacevole.

L'omicidio nel 1996

Nada Cella era stata trovata in una pozza di sangue proprio dal commercialista, che aveva chiamato i soccorsi parlando di una "caduta".

Sul corpo della 24enne, morta poco dopo in ospedale, erano state poi trovate profonde ferite, causate da un oggetto contundente mai rinvenuto.

La prima indagine, a carico proprio del commercialista Soracco, era stata presto archiviata. La verità, sulla morte di Nada Cella, resta lontana.

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Mariangela Celiberti
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