L’intesa è stata presentata in una conferenza stampa al Senato dopo che alcune voci parlano di rottura per la lista con +Europa. Una lista nuova fatta di giovani politici e giovani idee, Azione di Carlo Calenda ha presentato ieri in Senato la nuova alleanza per le elezioni europee di giugno, frutto di questa alleanza la candidatura come capolista nel nord ovest del fondatore di NOS Alessandro Tommasi.
NOS è il media-partito nato dall’iniziativa proprio di Alessandro Tommasi, già founder di Will Media, una realtà che si barcamena tra lobby e politica e che con Azione vuole fare un salto di qualità verso una platea europea.
Un impegno per Azione di Calenda che sembra chiudere altre porte, oltre che predisporre una nuova prospettiva per il futuro. L’impegno non riguarda solo le Europee, vogliamo costruire un Partito Repubblicano, inteso come Partito costituzionale.
Dopo la tornata elettorale che fotograferà il nuovo parlamento europeo per Azione si aprirà un processo costituente aperto, trasparente, contendibile con cui ricominciamo di nuovo. In questo processo costituente chiediamo di condividere tre cose: i valori costituzionali; l’etica dei comportamenti; che il nuovo partito sia totalmente meritocratico, in cui chi ha gambe cammina, privo cioè di cerchi magici. A dimostrazione del fatto che sarà un processo aperto e contendibile, non ci sarà chi è arrivato prima e chi è arrivato dopo.
Non solo una questione di aprire a nuove realtà politiche differenti dai tradizionali partiti, l’accordo con NOS, specifica il senatore, è il modo che abbiamo di coinvolgere i giovani, non c’è un gruppo giovanile in Azione: i più giovani sono già inquadrati nel partito.
Liste di scopo e veti su Italia Viva
Una presentazione che arriva con un tempismo che pone alcune questioni, come le voci che vedevano Azione e +Europa in trattativa per formare una lista di scopo anche insieme ad Italia Viva. Non siamo né noi né +Europa il problema. Il problema sembra la rottura insanabile tra Calenda e il vecchio amico alleato Renzi. "Quello che certamente non faremo é andare con Italia viva, perché il rapporto con Renzi si é rotto e, al di là delle responsabilità, se ci ripresentassimo in questo modo agli elettori non sarebbe credibile"
Il fondatore di Azione è stato molto chiaro nei riguardi della possibilità di aprire ad altri partiti specialmente verso +Europa.
Per il segretario Magi però Calenda non può porre limiti alle alleanze: La nostra proposta è aperta e inclusiva, ci siamo dati altro tempo per la lista di scopo, ma ci dispiace che Calenda continui a ribadire i suoi veti pensando che debbano essere anche i nostri.
Veti incrociati e antipatie a questo punto non sembrano poter cambiare e allora la mossa di Azione di presentare una nuova linea politica con realtà innovative, di lobby e politicamente da esplorare come NOS, possa mettere una lapidaria fine a quello che ai protagonisti piace chiamare Terzo polo.