Napoli, il suo amore più grande e l'esperienza più importante e duratura della sua carriera. Gennaro Iezzo ha vissuto con gli azzurri sei stagioni, difendendo i pali dei partenopei e mettendoci sempre tutto sè stesso. Un portiere di carattere, grintoso e pieno di personalità, ma anche un uomo spogliatoio importante in un momento difficile per la società. E' stato uno dei protagonisti della promozione del club dalla C alla B e poi ancora dalla B alla A con la fascia da capitano al braccio. Per commentare Napoli-Juventus e la rinascita della squadra di Calzona, Iezzo è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Con caparbietà, cattiveria e personalità, il Napoli ricomincia a far sognare i suoi tifosi e porta a casa un risultato importantissimo contro i rivali storici della Juventus. La squadra di Calzona si sta ritrovando e ora sa bene di non potersi più fermare se vuole rientrare in corsa per la Champions. I senatori dello spogliatoio si sono guardati negli occhi e hanno fatto un patto. Proveranno fino alla fine a risollevare le sorti di una stagione partita malissimo, ma che può ancora concludersi bene. Passare il turno con il Barcellona sarebbe ancor più determinante, e con Osimhen e Kvara in forma gli azzurri sanno di poter superare qualsiasi ostacolo. La differenza, rispetto al recente passato, è che anche sull'1 a 1 la suqadra non si è disunita ed è riuscita a trovare la vittoria contro i ragazzi di Allegri. Per commentare Napoli-Juventus, Iezzo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Vittoria importantissima ieri sera contro la Juventus. Può essere considerata una gara da dentro o fuori per la corsa Champions?
"Penso che il Napoli avesse l'obbligo di continuare sulla strada che aveva già intrapreso con Calzona e dare continuità al risultato che avevamo visto contro il Sassuolo. Serviva una prova importante e la squadra l'ha fatta, contro una formazione difficile da affrontare, sebbene rimaneggiata, come la Juventus. Portare a casa il risultato era determinante. Contro il Sassuolo il Napoli aveva dilagato, ma dovevamo tenere bene in considerazione il valore dell'avversario. La risposta più vera però è arrivata ieri e ho visto fare a questo gruppo cose molto interessanti, anche se la Juventus ha avuto ottime occasioni per pareggiare la partita. Alla fine ha vinto la squadra che è stata più cinica e precisa sotto porta".
Dopo la sfida di ieri sera pensi che il Napoli stia tornando e credi che sia possibile rientrare seriamente in corsa Champions?
"Penso che il Napoli debba pensare domenica dopo domenica, partita dopo partita, senza fare alcun calcolo. Ci sono tante squadre che se la giocheranno fino alla fine e non è possibile fare qualunque tipo di previsione. Gli azzurri devono concentrarsi solo su se stessi, dando il massimo in ogni match. Mi aspetto che questo gruppo possa tornare ad essere quello che ci ha fatto innamorare un anno fa, anche perché in linea di massima la squadra è la stessa. Devono soltanto ritrovare autostima, dimenticarsi di tutto ciò che non ha funzionato e ripartire con entusiasmo. D'altronde sono ancora i campioni d'Italia, ma ci sono alcuni momenti in cui forse sarebbe meglio ragionare da provinciale".
Hai la sensazione che Calzona sia entrato nel cuore di questi ragazzi, come purtroppo Mazzarri non è riuscito a fare?
"Dobbiamo però dire come stanno le cose realmente. Mazzarri ha trovato subito un calendario allucinante e non ha mai avuto a disposizione uno dei calciatori più forti d'Europa come Victor Osimhen. Il mister non ha avuto certo un compito facile. Calzona adesso sta dimostrando di avere una mentalità simile a quella di altri due allenatori che hanno fatto il bene di questa squadra negli ultimi anni, ovviamente Sarri e Spalletti. Dal punto di vista tecnico tattico ora i calciatori si trovano a proprio agio. Hanno bisogno anche di serenità e se il nuovo mister riuscirà a portarla sarà un bene per tutti e allora il Napoli potrà dire la sua".
Secondo te Calzona può essere un'ipotesi anche per il futuro?
"Penso che per Calzona queste partite saranno determinanti e dureranno molto su quello che potrà essere il suo futuro. Dal punto di vista prettamente tecnico è un allenatore che sa il fatto suo. Se poi ha o meno altre componenti che possono fare la differenza lo scopriremo solo con il tempo, partita dopo partita. Sono convinto però che lui potrà fare bene e conquistarsi magari anche un contratto futuro con cui legarsi al Napoli".
In questo momento quello con il Barcellona ti sembra uno scoglio superabile?
"Quando vinci le partite inizi a prendere entusiasmo ed è normale che guardi a qualunque tipo di ostacolo con più ottimismo. È chiaro che andarsela a giocare a Barcellona non è semplice per nessuno. L'ambiente è quello che è e i blaugrana restano comunque una squadra molto blasonata e forte. Il Napoli, dal canto suo, può dar fastidio a chiunque. Barcellona compreso".
Quella di ieri è una partita che può data entusiasmo al Napoli anche per la rivalità che da sempre vivono con i bianconeri?
"Quella con la Juventus è sempre stata una partita a parte. E' normale che ora bisognerà sfruttare tutto l'entusiasmo e la scia positiva che questo match lascerà".