La Corte suprema della Russia ha confermato l'esclusione Boris Nadezhdin dalle presidenziali del 15-17 marzo 2024 ma il candidato pacifista ha annunciato che non si arrenderà.
La Corte suprema della Russia ha respinto l'appello del candidato presidente Boris Nadezhdin contro la decisione della Commissione elettorale. Il candidato pacifista è stato escluso dalla corsa alle presidenziali del 2024 all'inizio del mese di febbraio dopo che la Commissione aveva dichiarato di aver riscontrato irregolarità, compresi i nomi di persone decedute, nell'elenco delle firme raccolte.
Il politico pacifista aveva raccolto le 100mila firme necessarie per la candidatura. Durante la campagna aveva puntato a raggiungere un numero maggiore di adesioni rispetto a quello richiesto per non correre rischi di esclusione.
Il mese scorso la Corte suprema ha respinto altri due ricorsi di Nadezhdin. Mentre si avvicina il voto, il politico russo non sembra arrendersi:
Dopo l'esclusione di Nadezhdin, rimangono tre sfidanti candidati contro Putin alle elezioni del 15-17 marzo ma tra questi non c'è una figura di reale opposizione del presidente.