Una perquisizione a sorpresa ieri mattina 9 marzo nella sezione di massima Sicurezza del carcere di Spoleto ha permesso alla polizia penitenziaria di sequestrare un microcellulare. Il dispositivo era opportunamente occultato all'interno di una presa di corrente.
Un ritrovamento scioccante per la polizia penitenziaria del carcere di Spoleto, che ha recuperato un microcellulare nascosto in una cella di massima sicurezza. A ritrovare il piccolo oggetto, gli agenti della polizia durante una perquisizione.
Alle prime luci di ieri mattina, 9 marzo, infatti, i poliziotti hanno sorpreso i detenuti con una perquisizione, che ha permesso di trovare il dispositivo nascosto all'interno di una presa di corrente. Il segretario nazionale per l'Umbria del SAPPE, Fabrizio Bonino, ha dato la notizia:
Sono, ormai, all'ordine del giorno i casi come questo, di dispositivi tecnologici ritrovati all'interno delle celle dei detenuti, con i quali riescono a gestire i traffici all'esterno delle strutture di detenzione. Bonino ha, quindi, nuovamente, denunciato le condizioni di lavoro dei poliziotti e la necessità di assumerne altri per far fronte alle situazioni di crisi.