Leonardo Preteso aveva appena 19 anni quando è morto, il 22 settembre 2022, dopo essere stato dimesso per due volte dall'ospedale di Taranto. Il giudice delle indagini preliminari, Gianna Martino, ha archiviato il procedimento a carico di 12 medici, che erano intervenuti sul giovane.
A seguito della denuncia dei genitori del ragazzo- colpito da un doppio arresto cardiaco e da un'emorragia interna- il sostituto procuratore Mariano Buccoliero aveva aperto un fascicolo, iscrivendo nel registro degli indagati i medici di diversi reparti.
Ossia Pronto soccorso, Neurologia, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia vascolare, Radiodiagnostica e Urologia.
L’ipotesi di reato era cooperazione in omicidio colposo. Il magistrato aveva quindi disposto l'autopsia sul corpo del 19enne.
I consulenti tecnici, dopo aver svolto l'esame e verificato la documentazione clinica, hanno escluso qualsiasi responsabilità a carico dei medici.
Stando a quanto riportato sulla relazione dei consulenti Antonio De Donno, Domenico Angiletta e Claudia Serpino, il 19enne era affetto da una "rara malattia del connettivo".
La morte sarebbe sopraggiunta per un'emorragia, ossia "un evento acuto e imprevedibile", così da non
Dal 30 agosto al 17 settembre 2022 Leonardo si reca per due volte all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Con una "dissezione caroteidea" in corso- cioè una lacerazione della parte più interna delle arterie- viene rimandato a casa, con alcuni esami da effettuare e una cura farmacologica.
La situazione precipita la notte del 22 settembre, quando il padre trova il figlio svenuto in bagno, a causa di forti dolori addominali. Portato nuovamente al pronto soccorso, viene ricoverato in Neurologia.
Con le rassicurazioni dei medici, i genitori di Leonardo tornano a casa. Il giovane ha un primo arresto cardiaco, poi un secondo. I genitori, accorsi in ospedale poco dopo le 6 del mattino, scoprono che Leonardo non c'è più. Stroncato, come evidenziato dai consulenti della Magistratura, da un 'evento imprevedibile'.