11 Mar, 2024 - 13:45

Taranto, 19enne morto dopo le dimissioni dall'ospedale: archiviato il procedimento a carico dei medici. "Nessuna responsabilità penale"

Taranto, 19enne morto dopo le dimissioni dall'ospedale: archiviato il procedimento a carico dei medici. "Nessuna responsabilità penale"

Leonardo Preteso aveva appena 19 anni quando è morto, il 22 settembre 2022, dopo essere stato dimesso per due volte dall'ospedale di Taranto. Il giudice delle indagini preliminari, Gianna Martino, ha archiviato il procedimento a carico di 12 medici, che erano intervenuti sul giovane.

Ragazzo di 19 anni morto dopo dimissioni, archiviato il procedimento a carico dei medici

A seguito della denuncia dei genitori del ragazzo- colpito da un doppio arresto cardiaco e da un'emorragia interna- il sostituto procuratore Mariano Buccoliero aveva aperto un fascicolo, iscrivendo nel registro degli indagati i medici di diversi reparti.

Ossia Pronto soccorso, Neurologia, Anestesia e Rianimazione, Cardiologia, Chirurgia vascolare, Radiodiagnostica e Urologia.

L’ipotesi di reato era cooperazione in omicidio colposo. Il magistrato aveva quindi disposto l'autopsia sul corpo del 19enne.

I consulenti tecnici, dopo aver svolto l'esame e verificato la documentazione clinica, hanno escluso qualsiasi responsabilità a carico dei medici.

Le cause della morte di Leonardo Preteso

Stando a quanto riportato sulla relazione dei consulenti Antonio De Donno, Domenico Angiletta e Claudia Serpino, il 19enne era affetto da una "rara malattia del connettivo".

La morte sarebbe sopraggiunta per un'emorragia, ossia "un evento acuto e imprevedibile", così da non

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ravvisare alcuna responsabilità penale a carico dei medici sia riguardo al trattamento terapeutico adottato, sia riguardo all’assistenza e vigilanza prestata al giovane paziente nel corso della degenza.

La vicenda

Dal 30 agosto al 17 settembre 2022 Leonardo si reca per due volte all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Con una "dissezione caroteidea" in corso- cioè una lacerazione della parte più interna delle arterie- viene rimandato a casa, con alcuni esami da effettuare e una cura farmacologica.

La situazione precipita la notte del 22 settembre, quando il padre trova il figlio svenuto in bagno, a causa di forti dolori addominali. Portato nuovamente al pronto soccorso, viene ricoverato in Neurologia.

Con le rassicurazioni dei medici, i genitori di Leonardo tornano a casa. Il giovane ha un primo arresto cardiaco, poi un secondo. I genitori, accorsi in ospedale poco dopo le 6 del mattino, scoprono che Leonardo non c'è più. Stroncato, come evidenziato dai consulenti della Magistratura, da un 'evento imprevedibile'.

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Mariangela Celiberti
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