Dodici anni di reclusione per concorso morale in tentato omicidio. Questa la richiesta del pubblico ministero Pasquale Festa, alla fine della sua requisitoria nel processo che si sta celebrando a Crotone nei confronti della 42enne Anna Perugino.
La donna è accusata di aver organizzato la spedizione punitiva nella quale rimase vittima Davide Ferrerio, il 21enne bolognese aggredito nell’agosto del 2022 mentre si trovava in vacanza in Calabria. Da allora è in coma irreversibile.
Per il compagno della donna, Andrej Gaju, di 35 anni, il pm ha chiesto 4 anni e 8 mesi di reclusione.
Anna Perugino è la madre di Martina, la ragazza- all'epoca dei fatti 17enne- al centro della terribile vicenda sfociata nell'aggressione a Ferrerio, avvenuta in realtà per uno scambio di persona.
L'aggressore, Nicolò Passalacqua, 22enne di Colleferro, era invaghito di Martina. Quella sera aveva dato appuntamento a un uomo misterioso che aveva fatto delle avances alla ragazza sui social. L'obiettivo? "Dargli una lezione".
Passalacqua aggredì invece Ferrerio, che nulla aveva a che fare con la ragazza- l'altro uomo non si presentò- e per questo è stato già condannato con rito abbreviato a 20 anni e 4 mesi di reclusione per tentato omicidio.
A organizzare la 'spedizione punitiva', secondo l'accusa, era stata proprio Perugino, che tra l'altro si era recata all'incontro con la figlia e il compagno.
Secondo la pubblica accusa i due imputati, Perugino e Gaju, con i loro comportamenti avrebbero istigato Passalacqua alla violenta aggressione ai danni di Davide Ferrerio.
Il sostituto procuratore ha sottolineato che Gaju ha avuto
In merito alla donna, per il pm Festa non è possibile concederle delle attenuanti, in quanto mente nelle sue dichiarazioni spontanee.
ha spiegato.
In sede civile, la famiglia di Davide ha chiesto 1,8 milioni di risarcimento del danno. Mentre 100 mila euro sono stati chiesti dai Comuni di Crotone e Bologna e dalla Provincia di Crotone per danno di immagine.