Il Gip del Tribunale di Roma ha disposto una perizia per accertare le cause della morte di Andrea Purgatori, il noto giornalista e conduttore televisivo scomparso a luglio dello scorso anno. La decisione è arrivata oggi, giovedì 21 marzo 2024, nell'ambito dell'incidente probatorio. Al momento, per la dipartita del famoso e amato personaggio televisivo, risultano essere iscritti nel registro degli indagati 4 medici.
Andrea Purgatori si è spento il 19 luglio 2023 a Roma, all'età di 70 anni. A proposito della scomparsa del giornalista oggi ci sono ancora molti dubbi. Al momento vi è un procedimento in corso con l'accusa di omicidio colposo, in cui risultano essere indagati 4 dottori.
Nell’incidente probatorio di oggi il gip di Roma ha deciso di disporre una perizia per stabilire le cause della morte del conduttore televisivo. Il giudice ha conferito l'incarico ad alcuni specialisti del settore.
Questi adesso avranno 90 giorni di tempo per rispondere ad una serie di quesiti che riguardano la dipartita del 70enne.
Si cerca così di fare luce sui motivi legati al decesso di Purgatori. I dottori incaricati avranno come principale obiettivo quello di chiarire le cause della morte, la presenza di un'eventuale metastasi e soprattutto le tempistiche riguardanti l'infezione cardiaca che aveva colpito il giornalista.
Per adeso sappiamo che i consulenti tecnici della Procura che si stanno occupando di tale inchiesta hanno effettuato una serie di accertamenti autoptici e istologici su Andrea Purgatori.
Hanno poi depositato, dopo la consulenza approfondita, una relazione in cui, in estrema sintesi, si sostiene che il giornalista sarebbe deceduto per le conseguenze legate ad una endocardite infettiva cge avrebbe indotto nell'uomo una diffusa embolizzazione sistemica.
Come riferisce l’agenzia di stampa Adkronos, nella relazione, i consulenti hanno scritto che il giornalista era affetto da un tumore polmonare in metastasi.
Gli esperti della Procura però hanno sostenuto che l'endocardite infettiva e la conseguente embolizzazione sistemica non sarebbero state individuate in tempo utile per potere dare il via a cure e a altre misure necessarie.
Proprio in relazione a questa presunta omessa e alla possibile tardiva diagnosi è indagato un cardiologo. Il ruolo svolto da quest'ultimo comunque è ancora da chiarire. Il dottore risulta essere iscritto nel registro. Non è, al momento, nè stato condannato né definito innocente.
La decisione di oggi in merito alla perizia per stabilire le cause della morte di Andrea Purgatori è arrivata dopo che i consulenti della Procura, come si legge in una nota, hanno individuato presunte gravi criticità nella refertazione della risonanza magnetica sull'encefalo che risale all’8 maggio 2023.
Proprio tale documento medico, stando a quanto si legge, sarebbe già stato oggetto di censura da parte dei familiari del giornalista. I tecnici hanno affermato che in questo referto
È quanto si sottolinea nella richiesta di incidente probatorio avanzata dal pm.
Ma non è finita qui. Si legge anche che
Proprio sulla base di queste dichiarazioni è stato iscritto nel registro degli indagati un altro dottore che, pur non avendo avuto rapporti diretti con il paziente e con i suoi familiari, risulta essere firmatario del referto.
Come riporta l’Adnkronos, nella richiesta firmata dal pm Giorgio Orano, viene evidenziata la necessità di un accertamento peritale nel contraddittorio delle parti. Nel documento si ricorda anche che i consulenti tecnici del Pubblico Ministero
Per quanto concerne invece l’analisi del decorso diagnostico e terapeutico
E ancora si legge nella richiesta di incidente probatorio accordato dal giudice oggi, giovedì 21 marzo 2024 durante l’incidente probatorio:
Andrea Purgatori, oltre che essere un famoso giornalista e presentatore televisivo, era anche sceneggiatore, saggista e scrittore. Nato a Roma l’1 febbraio 1953, è deceduto in ospedale all'età di 70 anni il 19 luglio 2023.
Ha avuto una lunga invidiabile carriera. Si è occupato di delitti di mafia, di terrorismo nazionale ed internazionale. È stato lui l'autore di noti reportage su casi che hanno sconvolto l'Italia come il rapimento e la morte di Aldo Moro, la strage di Ustica e la scomparsa di Emanuela Orlandi.
È stato ed è ancora oggi un punto di riferimento per gran parte del giornalismo italiano. Ha ispirato intere generazioni con la sua forza e la sua continua voglia di cercare verità e giustizia.