22 Mar, 2024 - 20:58

Caso Acerbi-Juan Jesus, Canuti: "Se ne sta parlando troppo e non ci sono prove. La Nazionale non lo doveva mandare via"

Caso Acerbi-Juan Jesus, Canuti: "Se ne sta parlando troppo e non ci sono prove. La Nazionale non lo doveva mandare via"

L'Inter procede spedita verso la vittoria del suo ventesimo scudetto e in questa sosta, dovuta agli impegni per le Nazionali, dovrà archiviare una volta e per tutte anche la delusione arrivata per l'eliminazione in Champions League. Intanto, in nerazzurro, tiene banco il caso Acerbi-Juan Jesus. Il difensore ha un contratto fino a giugno 2025 e rischia addirittura la rescissione, oltre all'eventuale convocazione per gli Europei che si terranno in estate in Germania. Per avere la certezza però, si dovrà attendere il giudizio che arriverà da parte della Procura Federale. Per commentare il momento dell'Inter e la questione Acerbi-Juan Jesus, Canuti, che ha vestito la maglia nerazzurra sin dalle giovanili, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Caso Acerbi-Juan Jesus, Canuti a Tag24

Continua a tenere banco in casa Inter il caso Acerbi-Juan Jesus. Il calciatore del Napoli è stato ascoltato ieri in Procura Federale mentre il difensore nerazzurro ha racontato la sua versione dei fatti oggi. Un episodio che sarebbe potuto rimanere in campo e che invece è diventato di domico pubblico. Ora il club milanese è in attesa. Non vuole essere associato in alcun modo a denunce di razzismo e per questo starebbe addirittura valutando la possibilità di rescindere il contratto, in caso di squalifica del suo tesserato. Già la Nazionale italiana aveva dato un segnale forte, rimandando Acerbi a casa e ora su di lui potrebbe abbattersi un vero e proprio uragano. Per commentare il momento dell'Inter e l'affaire Acerbi-Juan Jesus, Canuti, che ha vestito nel corso della sua carriera la maglia nerazzurra, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

La corsa scudetto ha un solo padrone ed è tutto nelle mani dell'Inter, ma per come è andata la Champions League in questa stagione resta una delusione?

"La delusione c'è, ma purtroppo in quel tipo di partite si sconta sempre quello che potevi fare e non hai fatto. L'Inter ha perso la possibilità di qualificarsi con la gara d'andata perché a San Siro avrebbe dovuto vincere 3 a 0 e mettere in cassaforte il passaggio del turno. Invece è andata in Spagna e ha perso, ma in Coppa si può stare. Quando hai la possibilità e non ne fai abbastanza all'improvviso puoi trovarti fuori".

Questo fa aprire un dibattito anche sul futuro di Simone Inzaghi oppure il mister è ben saldo sulla panchina nerazzurra?

"Assolutamente no, credo che Inzaghi non sia assolutamente in discussione. Il mister è l'ultimo dei problemi dell'Inter. Questa squadra può crearsi dei problemi solo da sola. Tra l'altro, a questo punto del campionato, mi sembra stia facendo un percorso simile a quello del Napoli lo scorso anno, che si sarebbe potuto complicare i piani solo crollando".

Tanti addetti ai lavori parlano di questa squadra come una delle più belle di sempre, dal punto di vista del gioco. Sei d'accordo?

"Sì, sono d'accordo, perché questa Inter ha dimostrato di essere davvero squadra. Quest'anno non solo ha giocato bene, ma ha fatto vedere a tutti cosa vuol dire avere un gruppo coeso. Quando uno spogliatoio è compatto e c'è la squadra, gli obiettivi si raggiungono. Quando invece si ragiona solo in maniera individuale o sì dipende da un solo giocatore, i piani si complicano. Anche in questo senso darei grande merito ad Inzaghi per essere riuscito a costruire questo gruppo".

Tiene banco in casa Inter il caso Acerbi-Juan Jesus. Che idea ti sei fatto e cosa ne pensi?

"Penso che si stia parlando troppo di questa cosa. Mi sembra evidente che non ci sia una prova tangibile né da una parte né dall'altra. Dobbiamo farci un'idea solo ascoltando le testimonianze di un giocatore o dell'altro. Resta il fatto che sono episodi davvero al limite. Se fosse capitato a me, se qualcuno mi avesse offeso così pesantemente, Io gli avrei dato il resto".

Ma poi ti avrebbero squalificato...

"Sicuramente sì, ma avrei avuto modo di spiegare le mie motivazioni. Probabilmente solo quella sarebbe stata una prova evidente. Invece così Juan Jesus dà ad Acerbi del razzista e Acerbi dice di non aver mai detto quelle cose. Non si capisce tanto bene come sono andati i fatti. L'unica cosa che mi dà fastidio è che la Nazionale italiana, prima ancora di avere un verdetto, ha mandato via il giocatore. Questa cosa non mi sembra corretta".

Però anche l'Inter sta aspettando la decisione che verrà presa nei confronti di Acerbi e si parla addirittura della possibilità di rescindere il contratto col giocatore...

"È chiaro che se Acerbi dovesse essere squalificato per 10 giornate, la società potrebbe impugnare il contratto. Tra il dire e il fare però c'è di mezzo il mare e il resto convinto che dobbiamo aspettare per vedere più chiaro in questa situazione".

Da qui alla fine della stagione la partita più importante sarà il derby contro il Milan?

"Prima del derby l'Inter avrà tre partite alla sua portata contro Empoli, Udinese e Cagliari. Questi nove punti potrebbero essere decisivi, poi al derby ci si pensa. Bisognerà vedere come si arriveranno i nerazzurri e se i rossoneri avranno o meno ancora bisogno di punti per rosicchiare qualcosa sulle concorrenti in ottica Champions". 

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Elisa Di Iorio
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