Istituita nel 1961, la Giornata Mondiale della Meteorologia cade ogni anno il 23 di marzo e ha, tra i principali obiettivi, quello di ricordare alla comunità internazionale il contributo fondamentale svolto dai Servizi Meteorologici ed Idrologici nella sicurezza e nel benessere globali. Ma non solo. C’è anche tanto altro. Scopriamo allora insieme tutte le curiosità sulla ricorrenza e cerchiamo di capire perché è così importante.
La Giornata Mondiale della Meteorologia 2024 si celebra oggi, sabato 23 marzo. Anche quest’anno, come di consueto, è stato scelto un tema che è al centro delle varie celebrazioni. È il seguente: At the Frontline of Climate Action". Tradotto in italiano significa In prima linea nell'azione per il clima".
Capiamo dunque che oggi, in occasione dell’evento internazionale, noto anche con la dicitura inglese World Meteorological Day, gli esperti, le associazioni, i gruppi, le organizzazioni e i semplici cittadini vogliono porre l’accento sull’annoso e difficile tema del cambiamento climatico.
Il rapporto IPCC (Intergovernmental Panel On Climate Change, Gruppo Intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) 2023 ha evidenziato – senza troppe sorprese – che sono tantissime le attività umane che contribuiscono, giorno dopo giorno, al peggioramento della crisi climatica già in atto.
Il climate change comporta, inoltre, molte e diverse ingiustizie sociali che vanno a colpire le popolazioni economicamente più deboli. Per tali motivi è fondamentale lavorare insieme per contrastare questo grave fenomeno.
Lo scorso anno, nel 2023, il tema è stato Il futuro del tempo, del clima e dell’acqua attraverso le generazioni. Prima ancora, nel 2022 "Allarme precoce e azione tempestiva - Informazioni idrometeorologiche e climatiche per la riduzione del rischio di catastrofi".
Come abbiamo detto all’inizio, era il 1961 quando la Giornata è stata istituita. La data ricorda quella in cui, 11 anni prima, nel 150, era nata l'Organizzazione Meteorologica Mondiale, conosciuta anche con la sigla OMM.
La ricorrenza vuole ricordare a tutti quanti noi, tra le altre cose, il ruolo svolto dai Servizi Meteorologici e Idrologici Nazionali e dai lavoratori e le lavoratrici che operano in tale settore. Sono davvero tantissimi e sono sparsi per tutto il mondo.
Proprio questi professionisti si occupano non solo di fornire le previsioni meteo, ma anche collaborano, più in generale, alla sicurezza e al benessere delle nostre società. È, insomma, fondamentale saper riconoscere il contributo fornito proprio da tali lavoratori e da tali servizi. Per noi oggi sono molto importanti.
Al momento sono ben 187 gli Stati membri che fanno parte dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale. In diversi Paesi del mondo, in occasione di questa Giornata mondiale, si tengono eventi, iniziative, manifestazioni ed appuntamenti di varia tipologia con docenti, professori, ricercatori ed esperti del settore.
La meteorologia, a differenza di quanto si potrebbe pensare, è una disciplina molto antica. Affonda le sue radici nell'antica Babilonia, quando i Babilonesi si interessarono ai fenomeni atmosferici e tentarono di prevedere il tempo guardando le nubi e le stelle.
A dare una base importantissima per questa materia sono stati poi i Greci. Attorno al 340 a.C. il filosofo Aristotele scrisse un'opera nella quale parlava del cielo, dei suoi fenomeni e delle previsioni che si facevano a quei tempi.
Nell’Antica Roma parlarono dei medesimi argomenti anche personaggi come Plinio Il Vecchio. Con il passare dei secoli questa scienza si è consolidata sempre di più. Anche nel Medioevo si facevano previsioni utilizzando come punti di riferimento i pianeti e le stelle.
Oggi naturalmente tale disciplina è molto diversa da quella di migliaia e migliaia di anni fa. Sappiamo poi che sono tante le materie che, nel tempo, hanno contribuito allo sviluppo della meteorologia. Una tra tutti è, ad esempio, l'astronautica.