Che cos'è la tubercolosi, malattia infettiva causata dalla presenza di un batterio in grado di riprodursi e moltiplicarsi all'interno dell'organismo umano. Ancora oggi milioni di persone nel mondo muoiono a causa di questo male, nonostante sia curabile e prevenibile.
La tubercolosi, nota anche con la sigla Tb, è una malattia infettiva e contagiosa. A causarla è la presenza di uno specifico batterio, il Mycobacterium tuberculosis, noto anche come Bacillo di Koch, dal nome del medico tedesco che lo individuò per la prima volta.
Interessa soprattutto i polmoni, ma in realtà può coinvolgere anche altre diverse parti del corpo. Nei casi peggiori, se non curata e trattata, questa malattia può portare al decesso.
I sintomi della tubercolosi polmonare sono facilmente riconoscibili. I principali sono:
A questi si aggiungono segnali come stanchezza, debolezza, spossatezza, perdita di peso, cambiamento dell'umore molto altro ancora.
I sintomi possono presentarsi subito in modo importante oppure, al contrario, possono essere lievi. Ciò comporta, spesso e volentieri, ad un ritardo della diagnosi, che a volte può essere fatale.
Come abbiamo detto la malattia può colpire anche altri organi. Se la tubercolosi infatti è extra-polmonare, i sintomi possono variare a seconda della sede coinvolta.
Per capire se un soggetto ha contratto questo morbo, è assolutamente necessario recarsi da un medico in una struttura medica attrezzata. Oggi esistono test molecolari che sono in grado di identificare in poche ore la presenza del batterio.
È di fondamentale importanza avere una diagnosi nel minor tempo possibile. Ciò permette di iniziare la terapia antibiotica e di limitare il più possibile la trasmissione dal malato alle persone sane.
La Tb è presente in tutto il mondo, anche in Italia. Nel nostro Paese ha una incidenza bassa e limitata. Gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità parla di circa 4mila casi all'anno.
È particolarmente diffusa nei Paesi a basso reddito. In particolare, l'incidenza risulta essere alta nei paesi del sud-est asiatico, nel Pacifico occidentale e anche in determinati territori dell'Africa.
La trasmissione avviene per via aerea. Si verifica quando un malato emette secrezioni respiratorie nell'aria, come starnuti e colpi di tosse. Si può trasmettere anche con lo scambio di saliva da persona infetta a persona sana.
Il batterio responsabile di questa malattia, tramite naso e bocca, si può introdurre nell'organismo di una persona, raggiungere i polmoni e depositarsi lì. Poi cresce e si moltiplica velocemente.
Questo avviene quando il soggetto malato è affetto da tubercolosi polmonare attiva, detta anche aperta o bacillifera, la sua carica batterica elevata e tendenzialmente non è sotto terapia.
Dall'altra parte i dottori e i professionisti dell’ISS, precisano che non tutti i soggetti che contraggono l'infezione possono poi sviluppare la malattia. Il sistema immunitario può far fronte a tutto ciò. Ovviamente i fattori in gioco sono tanti, diversi e cambiano da persona a persona.
In questo caso si parla di infezione latente.
È possibile inoltre ammalarsi anche dopo tanti anni. I più a rischio, se infettati, sono i soggetti positivi all’Hiv, quelli con condizioni che indeboliscono il sistema immunitario, coloro che hanno sviluppato altre infezioni di recente, i bambini piccoli, i neonati, gli anziani e le persone considerate fisicamente più deboli.
Come abbiamo detto all'inizio, stiamo parlando di una malattia curabile. Una volta individuata la malattia, i dottori prescrivono al paziente un trattamento farmacologico specifico che si basa sull'utilizzo di antibiotici per un determinato periodo di tempo.
È di fondamentale importanza seguire le indicazioni degli esperti alla lettera. Le medicine possono provocare effetti collaterali.
Si possono fare inoltre dei trattamenti preventivi per impedire l'eventuale sviluppo in futuro.
Al momento è uno solo il vaccino disponibile. Si tratta del cosiddetto vivo attenuato BCG (bacillo di Calmette Guérin). Il siero è particolarmente efficace nella prevenzione di grave forma infantili.
È molto utilizzato nei Paesi in cui questo male ha una elevata incidenza.
Al giorno d'oggi sono in corso numerose sperimentazioni e ricerche proprio per cercare di contrastare il più possibile la diffusione di tale malattia, che ancora colpisce ed è causa di morte per milioni di persone in tutto il mondo.
Il 24 marzo di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale contro la Tubercolosi.