La strage continua, senza che ci siano spiragli per vederla fermarsi. Un nuovo incidente sul lavoro è costato, stavolta, la vita a un marinaio di Napoli, morto ieri al porto, anche se la notizia è stata resa nota oggi, 24 marzo 2024, dal sindacato Fit Cisl Campania, che denuncia l'ennesima vittima.
Del resto, siamo ormai giunti a un lavoratore morto al giorno, se non di più. Solo due giorni fa, infatti, si segnalava un operaio precipitato da un tetto a Genova, mentre il giorno precedente era toccato a un suo collega che stava svolgendo lavori in un cantiere stradale di Lucca.
Stavolta, a morire è un uomo di 45 anni, che si trovava a bordo della nave Antares della compagnia di navigazione 'Grandi Navi Veloci' (Gnv). Il marinaio, verso le 19:50 di ieri sera, stava portando a termine le operazioni di carico dell'imbarcazione, quando è rimasto schiacciato da un tir, probabilmente a causa di una manovra di cui non si era reso conto.
L'uomo è morto sul colpo, come spiega la nota del sindacato Fit Cisl Campania che, oltre alle condoglianze alla famiglia del lavoratore, esprime tutta la sua rabbia per questa nuova vittima di un'ecatombe continua, attraverso le parole del suo segretario generale Alfonso Langella.
Se la morte del marinaio sia stata dovuta o meno a misure di sicurezza inadeguate o a una disattenzione, saranno gli inquirenti a stabilirlo.
In una nota ufficiale, la compagnia GNV ha espresso il proprio cordoglio per l'accaduto, garantendo di impegnarsi per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti.
Parole necessarie e dovute alle quali, però, dovranno seguire fatti concreti perché, come denuncia il sindacato, l'attenzione di istituzioni e aziende su questa vera e propria piaga nel nostro Paese è ancora troppo scarsa.