Secondo ricercatori, professionisti ed esperti del settore è in arrivo una nuova tempesta geomagnetica: il 23 marzo 2024 c'è stato un eccezionale e potente brillamento del Sole. Un evento insolito che potrebbe portare, nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, al verificarsi di tale particolare fenomeno.
Di cosa stiamo parlando esattamente? Che cos'è una tempesta geomagnetica? E, soprattutto, quali sono gli effetti e le conseguenze? Se anche voi vi state ponendo queste domande, siete nel posto giusto. Vediamo insieme le risposte.
Al momento, nel settore scientifico c'è grande apprensione per l'imminente fenomeno in arrivo. Gli studiosi prevedono che presto arriverà una nube di plasma solare che colpirà il nostro Pianeta e, più nello specifico, l'Europa.
Ciò potrebbe portare ad una serie di conseguenze non indifferenti che potrebbero addirittura arrivare a spaventare la popolazione non preparata. Per non farci cogliere alla sprovvista, cerchiamo allora di fare luce su questo fenomeno.
In primo luogo dovete sapere che quando parliamo di tempesta geomagnetica parliamo di un evento atmosferico causato dall'interazione tra due elementi. Ovvero tra le particelle cariche provenienti dal Sole e il campo magnetico terrestre.
Le particelle solitamente vengono rilasciate durante le cosiddette "esplosioni solari" o dai brillamenti. Queste, dopo essere stato sprigionate, possono raggiungere la Terra e interagire con il suo campo magnetico.
Si possono verificare dunque delle tempeste, le quali, per la precisione, derivano da importanti variazioni nel vento solare, le quali, a loro volta, comportano cambiamenti significativi nelle correnti, nei plasmi e nei campi magnetici.
Nella pratica succede che le tempeste geomagnetiche vengono caratterizzate da periodi prolungati (anche di svariate ore) in cui vi è un vento solare ad alta velocità. Inoltre il campo magnetico di quest'ultimo viene orientato verso Sud durante il giorno.
Ricordiamo che la direzione del campo magnetico terrestre è invece opposta, verso Nord.
Come abbiamo detto all'inizio, lo scorso 23 marzo, il Sole ha emesso un brillamento eccezionale. L'evento è stato insolito. A rilevarlo sono stati anche gli esperti dell’Osservatorio Solare Nazionale in Australia.
Gli studiosi australiani hanno notato inoltre che due macchie solari hanno generato un'esplosione. Lo ha riportato il sito Meteoweb.
Secondo le proiezioni di diversi esperti di settore, ci potrebbe essere una nube di plasma solare che dunque potrebbe raggiungere il nostro pianeta.
Ciò potrebbe causare una serie di fenomeni in grado di incidere sulla quotidianità delle persone. È possibile che si verifichino conseguenze come una interruzione momentanea delle trasmissioni radio ad alta frequenza.
Potrebbero esserci difficoltà nelle telecomunicazioni e problemi nelle infrastrutture elettriche.
Quando si verifica una tempesta geomagnetica inoltre, nei casi più gravi, potrebbero essere anche danneggiati alcuni satelliti.
Questi sono gli effetti negativi più comuni di cui parlano ricercatori e professionisti del settore. Al tempo stesso però, proprio questi ultimi, non vogliono fare allarmismo e preoccupare la popolazione.
Semplicemente si vuole informare di quelle che potrebbero essere le possibili conseguenze di tale evento atmosferico, in modo tale da far arrivare tutti preparati e coscienti.
Nei casi migliori, le conseguenze potrebbero anche essere minime e le persone potrebbero addirittura non accorgersene.
Oltre a queste possibili interferenze e questi possibili danni, la tempesta geomagnetica può portare anche al verificarsi di aurore boreali e australi, in entrambi gli emisferi.
Le prime, tipiche del Circolo Polare Artico, potrebbero essere visibili addirittura fino in alcuni territori degli Stati Uniti. In Europa invece si potrebbero ammirare in Scozia.
Per quanto riguarda l'emisfero australe, le aurore portate dalle tempeste geomagnetiche potrebbero essere visibili nell'Australia meridionale.
Il giornale Il Messaggero ha spiegato inoltre che tale fenomeno luminoso, in questo marzo 2024, potrebbe verificarsi nella stessa notte in cui diversi studiosi prevedono una eclissi lunare penombrale, visibile questa volta in tutto il mondo.