27 Mar, 2024 - 10:35

Malattia carnivora cos'è, sintomi, trasmissione e cura. È allerta in Giappone

Malattia carnivora cos'è, sintomi, trasmissione e cura. È allerta in Giappone

In Giappone il governo ha emesso un avvertimento per le autorità sanitarie e i semplici cittadini in merito alla crescita di casi di un tipo raro ma grave di infezione batterica, la cosiddetta malattia carnivora: scopriamo insieme che cos'è, di che cosa si tratta, quali sono i segnali d'allarme e come curarla.

Malattia carnivora, che cos’è?

La malattia carnivora che sta preoccupando il governo metropolitano di Tokyo è una rara infezione batterica da streptococco A. Sebbene al momento non sia particolarmente diffusa, le autorità sono comunque in allerta perché si tratta di un'infezione che può essere anche molto grave.

In alcuni casi può provocare la sindrome da shock tossico streptococcico, vale a dire la Stss.

Tale malattia può comportare, nel soggetto che la contrae, addirittura una importante necrosi dei tessuti. È proprio da qui che deriva l'aggettivo carnivora. È nota anche come "malattia del batterio carnivoro".

Il governo giapponese ha emanato un alert proprio in seguito ad un aumento significativo dei casi di Stss. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2024 i numeri sono in considerevole crescita rispetto allo scorso anno.

Nel 2023 inoltre il tasso di mortalità era stato pari al 30% circa. I medici e le autorità sanitarie avevano registrato a Tokyo 141 casi, con 42 decessi totali.

Sintomi e come si trasmette

Per quanto riguarda la trasmissione di tale malattia, per il momento sappiamo che il contagio avviene principalmente tramite le vie respiratorie o per contatto diretto.

Se si è soggetti a rischio e si ha il dubbio di aver potuto contrarre il batterio, i dottori consigliano di prestare anche grande attenzione alle ferite corporee specialmente quelle alle mani e quelle ai piedi.

Sono diversi i sintomi di questa malattia. Tra i più comuni ci sono la febbre alta, la tosse, il raffreddore, ma anche i dolori agli arti, il gonfiore e il senso generale di stanchezza e spossatezza.

Ricordiamo che, in ogni caso, è bene tenere a mente che i segnali di allarme dell'eventuale presenza di questa rara ma grave infezione batterica possono variare da persona a persona. Questi appena indicati sono i più diffusi.

In caso di dubbi e pericoli bisogna immediatamente rivolgersi al proprio medico di famiglia o ad un dottore specializzato nel settore delle malattie infettive.

Questi saranno in grado di trovare l'eventuale presenza del batterio che comporta la maggior parte dei casi di Stss, ovvero lo streptococcus pyogenes, più comunemente noto come streptococco A.

Molte persone lo contraggono senza neanche saperlo. I sintomi sono più lievi nei soggetti giovani, i quali è possibile che non si ammalino nemmeno. Nei bambini il sintomo più importante è un forte mal di gola.

Nei casi più gravi però si possono avere complicazioni importanti e addirittura casi di decessi. Ciò viene in particolar modo tra la popolazione adulta, con oltre 30 anni, e tra gli anziani.

I segnali di allarme che potrebbero evidenziare la presenza di tale batterio possono includere non solo il mal di gola, ma anche la tonsillite, la polmonite e la meningite.

Come abbiamo detto poi, nelle peggiori situazioni possono insorgere necrosi.

Cura e vaccino

Al fine di prevenire tale infezione, uno dei principali consiglio è quello di evitare il contatto diretto con paziente infetti, soprattutto se si è soggetti a rischio.

Il fondamentale importanza sono inoltre misure preventive di base come il lavaggio frequente delle mani e la cura adeguata delle ferite.

In caso di dubbi, domande e perplessità bisogna comunque sempre rivolgersi ad un professionista sanitario.

Come abbiamo spiegato in precedenza, al momento stiamo parlando di un avvertimento arrivato dal Giappone in merito alla diffusione di questa malattia ma che comunque continua ad essere rara e non molto diffusa tra la popolazione.

È bene tuttavia conoscerla e sapere in che modo proteggersi per evitare eventuali contagi che possono avere conseguenze anche molto gravi.

Gli esperti del settore poi possono proporre cure per i pazienti affetti. Eventuali somministrazioni di farmaci o altro devono essere sotto stretto controllo medico.

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Giorgia Belfiore
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