Ci sono personaggi a cui la lazialità entra dentro, che vestono questa maglia per qualche anno e che se innamorano perdutamente, restandone tifosi per sempre. E' successo spesso nella storia del club capitolino e succederà ancora. Un esempio lampante è quello di Felipe Caicedo, che ha giocato con la Lazio dal 2017 al 2021 e che a distanza di tempo, non perde l'occasione per seguire la sua squadra del cuore. Con l'aquila sul petto ha segnato gol pesantissimi, lui che era quello dell'ultimo minuto, e ha vissuto l'emozione di giocarsi il partite al cardiopalma. Sarà probabilmente così anche domani, quando arriverà il fischio d'inizio del derby Roma-Lazio e Caicedo, per commentare la partita e il momento della squadra di Tudor, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Quando arriva il momento del derby della Capitale tutto il resto si ferma e l'attenzione si catalizza completamente sulla stracittadina. Tudor e De Rossi, dopo vari scontri in campo da calciatori, domani si troveranno uno di fronte all'altro, seduti su due panchine diverse. Due allenatori carismatici, giovani e con idee interessanti che, in tempi diversi, stanno cercando di cambiare le sorti della stagione della propria squadra. La Lazio va alla ricerca di una svolta, ha bisogno di punti per provare a rilanciarsi in ottica europea, e la vittoria di un derby potrebbe dare uno slancio importante per gli ultimi due mesi di campionato. Domani non sarà facile, serviranno cattiveria agonistica, determinazione e concentrazione in un Olimpico che sarà una vera bolgia. Per commentare il derby Roma-Lazio, Caicedo, che ha vestito la maglia biancoceleste per 4 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Vigilia del derby, tra Roma e Lazio chi ci arriva meglio?
"Difficile dire chi ci arriva meglio, perchè il derby è sempre una gara diversa dalle altre. Entrambe le squadre, tra l'altro, ci arrivano con allenatori nuovi. Mi aspetto che quello di domani possa essere un derby difficile per tutte e due".
Tudor dal suo arrivo ha cambiato completamente la Lazio. Che tipo di partita e di atteggiamento ti aspetti dai biancocelesti?
"Vedendo come giocavano le squadre di Tudor mi aspetto una Lazio completamente diversa da ciò a cui ci aveva abituato Sarri. Credo che lui voglia una squadra più coraggiosa, più votata all'attacco, con più uomini in avanti che diano una spinta maggiore a livello offensivo. Però ci vorrà comunque equilibrio e voglia di soffrire di squadra".
Vista la situazione di classifica, la Lazio ha più pressioni? È l'ultima chance per tornare in corsa per l'Europa?
"Ho fatto tanti derby e vi posso assicurare che è una settimana di passione, in cui si pensa solo a dare una gioia ai tifosi. Queste non sono partite in cui di deve guardare la classifica. Chiaramente sarebbero 3 punti importanti per rientrare in corsa per l'Europa, ma non è questa la priorità del derby".
Da attaccante ad attaccante, domani partiresti con Castellanos o Immobile titolare?
"Per quel che mi riguarda, penso che sarebbe meglio schierare Ciro in campo dal primo minuto. E' uno che si esalta nelle partite come il derby e a cui basta una scintilla per tornare il bomber che tutti i tifosi conoscono e amano. Il Taty quando entra lo fa sempre con determinazione, come è già accaduto anche a Frosinone e potrebbe essere l'arma in più da utilizzare a partita in corso".
Con la Lazio hai vissuto tante emozioni e derby importanti. C'è un momento o un gol a cui sei particolarmente legato?
"Come ho già detto prima ne ho vissuti molti, ma il derby più bello è quello in cui ho segnato il primo gol e vincemmo 3-1. Quello è per me il migliore, quello che ricordo di più. Non solo perchè fui protagonista, ma anche perchè ammazzammo calcisticamente la Roma".