Andrea Orlando era tra i più entusiasti dell'alleanza con il Movimento Cinque Stelle e adesso si ritrova a pochi giorni dalle primarie del Pd a doversi ricredere. Il Partito democratico aveva indetto le primarie proprio in vista delle Comunali di Bari, città finita nell'occhio del ciclone per l'annuncio del ministro Piantedosi di volerla commissariare per infiltrazioni mafiose.
Ma la vicenda non si è fermata qui, dopo l'alzata di scudi del Pd in difesa del sindaco barese Decaro, arriva prima la gaffe del governatore Emiliano che sostiene di aver portato Decaro dalla sorella di un boss e lo dice dal palco di una manifestazione in sostegno di Decaro. E infine la seconda inchiesta, quella che porta alla luce voti di scambio a 50 euro in cui sono implicati numerosi esponenti politici pugliesi.
Un po' troppo per il Movimento nato come una risposta contro la corruzione politica, Giuseppe Conte così annuncia che non ci saranno i cinque stelle a sostenere le primarie di domenica.
Dopo l'annuncio di ieri di Conte il Partito democratico non ha gradito l'ennesima tegola che gli è arrivata, la risposta del leader del Movimento Cinque Stelle non si è fatta attendere e Conte ha così rispiegato le sue ragioni: il Movimento non può girarsi dall'altra parte di fronte a questi casi di corruzione.
Dal canto suo oggi la rimbeccata dell'ex ministro Andrea Orlando che accusa Giuseppe Conte di fare tattica elettorale per guadagnare punti a scapito dei dem:
Tuttavia il deputato del Pd, Andrea Orlando, ribadisce la necessità di non gettare all'aria il lavoro fatto fino ad ora con il rischio di buttare l'acqua sporca con tutto il bambino. Quindi nonostante tutto porge di nuovo una mano ai Cinque stelle in cerca di una quadra: