Avrebbe voluto sicuramente un risultato diverso, ma a parte questo Roma-Lazio non ha deluso Igor Tudor. La sconfitta per 1-0 rimane, e allontana quasi definitivamente i biancocelesti dalla zona Europea, ma il tecnico croato non ha visto questa netta supremazia giallorossa: "Per me è stata una partita abbastanza equilibrata, hanno fatto gol da calcio d'angolo".
Al netto di questo però è uscito fuori ancora quello che è stato il problema principe della Lazio: davanti non si segna. "Si può migliorare solamente lavorando", spiega Tudor, che poi ammette sinceramente: "Adesso cerchiamo di fare bene in queste ultime partite, poi in estate si vedrà".
Il derby ha messo in luce ancora una volta la sterilità offensiva della Lazio, Tudor non ci gira intorno: "Sensazioni sono sempre brutte quando si perde, soprattutto al derby. Poi nell'analisi della squadra è molto più profonda, quello dell'attacco è uno dei problemi. Davanti facciamo abbastanza fatica, c'è da crescere lavorando. Dobbiamo capire chi può farlo e chi non può farlo, soprattutto quando si cambia l'allenatore".
Perdere la stracittadina fa male, ma bisogna cercare di chiudere al meglio: "Cerchiamo di fare bene. La Roma stava bene, ci ha creato problemi con la sua fisicità. La partita è stato equilibrata, loro hanno segnato su calcio d'angolo".
Rimorsi per la formazione iniziale? No. "Serve tempo per spiegare le cose, dopo la partita è sempre facile commentare. Isaksen l'ho cambiato perchè forse sentiva tanto la partita, mentre Immobile e Romagnoli si sono fatti male".
Tudor poi va nel dettaglio tecnico: "Non è semplice fare un pressing buono contro la Roma, sapevamo che ci sarebbero state difficoltà. Dietro non si saliva, non si pressava, volevamo essere aggressivi e compatti. Le seconde palle le abbiamo sofferte perchè hanno giocatori con più gamba, ma è davanti che dovevamo essere più pericolosi interpretando i vari ruoli".
Tudor si è poi soffermato sul paragone con De Rossi: "Lui è arrivato prima di me, io ho giocatori che hanno più partite che allenamenti con me. Non cerco alibi, bisogna analizzare tutto, però bisogna migliorare velocemente in vista di venerdì, poi contro Roma e Juventus è sicuramente più difficile. Poi non avevamo nemmeno Zaccagni, che per noi è importante, serve analizzare tutto. Da lunedì si deve tornare a lavorare".
La sconfitta nel derby non deve intaccare l'entusiasmo: "Io sono sempre a mille, tutti i giorni, vittoria o non vittoria non c'entra. Questa deve essere la mentalità, si sceglie la gente che ha la qualità giusta. Per reggere certi ritmi devono passare almeno due mesi. Bisogna andare forte davanti ed essere compatti dietro".
Sul concetto del carattere: "E' importante per un giocatore. Non serve solo la tecnica, ma anche testa e cuore. Morbidezza può voler dire che non sei coraggioso, ma può essere anche dal punto di vista fisico. Oggi la Roma aveva più fisicità, per il resto devo ancora capire cosa è mancato".