La Roma si aggiudica l'ultimo derby della stagione e adesso alla Lazio non resta che lavorare a testa bassa per salvare il salvabile in questo finale di stagione. La squadra di Tudor è scesa in campo scarica, forse stanca, ma sicuramente con l'atteggiamento sbagliato e troppo dimesso per una stracittadina. I biancocelesti avrebbero dovuto dare una svolta alla stagione e non ci sono riusciti. Il lavoro del nuovo allenatore è iniziato da poco, ma anche contro i giallorossi sono emersi sempre gli stessi problemi: zero tiri in porta pericolosi e grande difficoltà a creare azioni da gol. La delusione è tanta e ora è accompagnata anche dalla rassegnazione in una stagione praticamente finita anzitempo. Per commentare il derby Roma-Lazio, Stefano Di Chiara, ex difensore che ha fatto le giovanili con i biancocelesti, arrivando in prima squadra e club di cui è sempre stato tifoso, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il gol di testa di Mancini, arrivato sugli sviluppi di un calcio d'angolo, basta alla Roma di De Rossi per aggiudicarsi l'ultimo derby della stagione. La Lazio non è stata in grado di trasformarsi, neanche a gara in corso, e non ha mai creato reali problemi ai giallorossi. Tudor è arrivato in un momento complicato e si è trovato subito alle prese con un calendario difficile, ma che avrebbe potuto dare una svolta alla squadra e a tutto l'ambiente. Invece la sensazione è che la stagione dei biancocelesti sia già finita e che adesso non resti altro che programmare il prossimo anno, passando magari da una vera e propria rivoluzione estiva. Alcuni calciatori sono arrivati a fine ciclo e neanche l'arrivo del nuovo tecnico sembra avergli dato una scossa. Per commentare il derby Roma-Lazio, Stefano Di Chiara è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Una Lazio scarica, che si è consegnata alla Roma?
"Il problema della Lazio è sempre lo stesso e ha caratterizzato tutta la stagione. Vedo che non c'è senso di appartenenza, non c'è carattere. Il cambio dell'allenatore ha portato un pò di scombussolamento, ma mi aspettavo qualcosa di diverso. Non ho visto il piglio con cui si dovrebbe affrontare un derby e certe cose ti lasciano perplesso. E' chiaro che il giudizio nei confronti di Tudor è parziale, ma non capisco il mancato utilizzo di Luis Alberto che è comunque l'unico giocatore che ha un pò di inventiva e fantasia. Ciro sta passando un momento complicato e le speranze di fare gol è normale che diventano pochissime. Il fuoco, in questo momento, non ce l'ha nessuno".
Hai la sensazione che la stagione della Lazio ormai sia finita?
"Eh sì, direi che ora si dovrà iniziare a pensare al prossimo anno e mettersi alla ricerca di giocatori importanti. Non so come andrà a finire con Immobile e mi auguro che si possa ancora recuperare, ma vanno fatti tanti ragionamenti. La scorsa estate la Lazio ha perso Milinkovic Savic che era l'unico fuoriclasse. Ora la rosa va aggiustata e vanno presi almeno 2 o 3 giocatori importanti che possano far fare a questo club il salto di qualità".
Ti aspetti una rivoluzione in estate?
"Penso che in parte sia già iniziata la scorsa estate visto che sono arrivati 4 o 5 giocatori. Purtroppo il problema è che sono arrivati in ritardo. In ogni caso penso che questa non sia una squadra da nono o decimo posto, ma che debba invece provaree sempre a lottare per la Champions. Purtroppo è stata un'annata disastrosa per quella che è la rosa. Non mi aspettavo certo che Tudor potesse risolvere tutti i problemi in 15 giorni, però qualcosa di più avrei voluto vederlo".
Felipe Anderson utilizzato a tutta fascia ti piace?
"Non penso che abbia le caratteristiche giuste per farlo e questa posizione lo sacrifica troppo. Lui ha profondità offensiva e così è troppo limitato. E' un giocatore che deve fare il terzo d'attacco mentre ora è troppo relegato in difesa. Parlare da fuori però è sempre semplice, bisognerebbe vedere le dinamiche interne".
De Rossi è arrivato da più tempo, ma ha inciso da subito. Tudor invece, almeno per ora, pare non esserci riuscito. E' questa la differenza?
"La Roma si è trovata costretta a prendere Mourinho e ha fatto una grande mossa. Forse avrebbe dovuto fare lo stesso anche la Lazio, prendendo un tecnico che potesse identificare i biancocelesti. Il popolo laziale ora non si sente rappresentato e non arrivano neanche i risultati. Sarebbe stato meglio un traghettatore di questo tipo, fino alla fine del campionato, considerando anche il fatto che manca poco alla fine della stagione. Tudor resta un nome importante, con cui si potrà programmare il prossimo anno. Io non lo conosco, ma mi hanno parlato di un uomo di carattere e temperamento. Ieri non l'ho visto, ma aspettiamo".