Ci siamo, Liverpool-Atalanta è ormai alle porte. Una doppia sfida, la più bella e suggestiva di tutta la stagione nerazzurra, per cui è già partito il countdown. Appuntamento ad Anfield domani, con fischio di inizio alle ore 21 e match di ritorno la prossima settimana a Bergamo. Sarà Klopp contro Gasperini, sarà Davide contro Golia (ma non troppo), sarà spettacolo. La Dea sa che il compito è di quelli proibitivi, ma andrà in Inghilterra per giocarsela, consapevole di avere un solo compito: quello di mantenere aperta la possibilità di qualificazione. Solo chi ha vestito la maglia dei Reds può raccontare cosa si prova in quella bolgia e non sono molti gli italiani ad aver avuto questa fortuna. Tra questi c'è mister Andrea Dossena, oggi allenatore della Pro Vercelli, che in Premier ha vissuto due stagioni. Per commentare la gara di Europa League, Liverpool-Atalanta, Dossena è intervenuto in esclusiva a Tag24.
L'Atalanta è pronta per affrontare il match più difficile e stimolante di tutta la stagione. Domani, con fischio di inizio alle ore 21, la Dea scenderà in campo ad Anfield Road per la gara d'andata dei quarti di finale di Europa League contro il Liverpool. La squadra di Klopp è in assoluto la favorita per la vittoria finale e le urne di Nyon non sono state clementi con i ragazzi di Gasperini. Per quanto complicata però, questa resta una gara suggestiva ed emozionante, in uno scenario pazzesco, in cui tutti sognano di giocare almeno una volta. Sa bene cosa si prova Andrea Dossena, oggi mister della Pro Vercelli, che si sta giocando il finale di stagione nel girone A di Serie C e uno dei pochi italiani ad aver vestito la maglia dei Reds. E per commentare il match di Europa League, Liverpool-Atalanta, mister Dossena è intervenuto a Tag24.
Domani si affronteranno Liverpool e Atalanta. Missione impossibile per la Dea oppure ha qualche chance?
"Mimpossibile direi di no, perché nel calcio e nello sport tutto può succedere. Guardate ad esempio cosa ha fatto il Leicester qualche anno fa, anche quella sembrava un'impresa impossibile. Però è chiaro che si tratta, per l'Atalanta, di un ostacolo molto duro da superare. Forse in questo momento in Italia, solo l'Inter è una squadra che può giocarsela alla pari con il Liverpool. L'Atalanta però può dire la sua. In questo momento i risultati dicono che la Dea può permettersi di giocare una partita simile contro una squadra europea così importante e magari fare il risultato".
Sei uno dei pochi italiani ad aver avuto l'onore di giocare con la maglia del Liverpool e sai cosa significa giocare ad Anfield. Cosa ha rappresentato per te e che consiglio ti senti di dare alla Dea?
"È vero, ho avuto l'onore di indossare quella maglia e non posso descrivere a parole cosa si prova a giocare ad Anfield. Bisognerebbe provarlo sulla propria pelle per comprenderlo davvero. Già l'atmosfera inglese è unica, in quello stadio lo è ancora di più. È veramente emozionante e loro sono bravissimi a vendere il prodotto. Creano dalla storia e sono fenomenali. Quello stadio è qualcosa di eccezionale".
Gasperini contro Klopp, ti aspetti che se la giochino a viso aperto o faranno calcoli, sulla base dei 180 minuti?
"L'importante è che la squadra di Gasperini possa giocare con serenità, come ha sempre fatto, senza snaturarsi. Sono sicuro che sarà così, perché lo ha già dimostrato in passato quando il Liverpool, vinse a Bergamo con grande scarto, in Champions League. Gasperini non giocherà mai una partita chiusa e quindi saranno due squadre che si affronteranno a viso aperto. Vedremo una partita interessante e divertente".
Cos'ha il Liverpool, squadra e società, che la rende diversa dalle altre e su cosa può far leva l'Atalanta? Da chi ti aspetti la serata perfetta?
"Il Liverpool rispetto alle altre, e magari rispetto anche alla maggior parte dei club italiani, ha una storia profonda e un grande senso di appartenenza. Questo si può dire di molti club inglesi, non soltanto dei Reds. L'Atalanta dovrà fare in modo di giocare ad alta intensità, uomo su uomo, come d'altronde chiede sempre Gasperini. Quello della Dea è un gioco che ormai conosciamo perfettamente. Domani però andrà limitato un attimo, perché dall'altra parte ci sono giocatori del calibro di Salah, che nell'uno contro uno è davvero fenomenale. Bisognerà stare un po' più accorti, senza però rinunciare ad essere l'Atalanta".
Parliamo del tuo presente. 3 giornate al termine della stagione di Serie C alla guida della Pro Vercelli. Che esperienza stai vivendo e ce fiducia per i play off?
"Nelle ultime tre giornate speriamo di poter prendere più punti possibili, per vedere se riusciremo e come riusciremo a piazzarci in questi play off. Dopodiché partirà praticamente un altro campionato, una specie di lotteria, in cui giocare fuori o giocare in casa sarà determinante. A quel punto subentrano tantissimi fattori, e sono decisivi eventuali infortuni. Conta tutto, perché si gioca ogni tre giorni ed è davvero complicato. Noi cercheremo di vendere cara la pelle, come abbiamo sempre fatto, e proveremo ad andare più avanti possibile. Poi sarà il campo a decidere le nostre sorti".