Un golpe per le opposizioni, una finta notizia per la maggioranza. Si potrebbe riassumere così la polemica, accesissima e velenosa, sul rispetto della par condicio che in queste ore sta monopolizzando il dibattito politico.
Ad accendere lo scontro, l’approvazione (senza i voti dell’opposizione) degli emendamenti presentati dalla maggioranza in Commissione vigilanza Rai che regolano l’informazione governativa nel periodo della campagna elettorale per le Elezioni Europee, in programma l’8 e il 9 giugno prossimi.
Lo strappo è stato determinato principalmente dalla proposta di Fdi, Lega, e Noi Moderati che introduce, nei programmi di approfondimento giornalistico, "la necessità di garantire una puntuale informazione sulle attività istituzionali e governative".
Un vero e proprio golpe che consentirà al Governo di occupare tutti gli spazio radiotelevisivi. E’ quanto dichiarato dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, ai microfoni dell’inviato di Tag24, Michele Lilla.
Un delitto, invece, per la deputata Cinquestelle, Anna Laura Orrico, che denuncia il tentativo della maggioranza di monopolizzare il dibattito politico in vista delle europee.
Ieri sera in Vigilanza Rai si è consumato l’ennesimo delitto perché questa maggioranza ha approvato una norma che di fatto è una lesione della par condicio e del pluralismo perché consentirà ai membri di governo di partecipare ai talk di approfondimento e questo minutaggio non sarà conteggiato, quindi avranno sostanzialmente delle opportunità in più per fare la loro solita propaganda.
Una falsa notizia, per il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, membro della Commissione vigilanza Rai che ha ribadito come le regole siano indicate nelle leggi già esistenti. Gasparri, però, ha avanzato anche alcune soluzioni come, ad esempio, l’introduzione di fasce orarie.
"In primavera di solito si parla di par condicio, come in autunno si parla di influenza a Ferragosto delle code in autostrada."
ha minimizzato il senatore azzurro che, poi, ha aggiunto:
Dello stesso avviso anche il deputato di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone, che ha sottolineato che la legge sulla par condicio non è stata scritta dalla maggioranza, ma ha anche aggiunto che a suo parere andrebbe ripensata.
Non l’abbiamo scritta noi questa par condicio. E’ sempre stata così, valeva per i ministri candidati del centrosinistra e ora vale per il centrodestra. Secondo me andrebbe ripensata e c’è un’attenzione su questo, però, è un lavoro di confronto che va fatto non sui giornali ma in Parlamento.