Campo largo addio, questo è il messaggio che si legge fra le righe delle recenti dichiarazioni del presidente del M5s Giuseppe Conte che in giornata ha detto che il suo partito rimetterà tutte le deleghe nella Regione Puglia asserendo al fatto che il Pd ha i numeri per governare. L'allontanamento dalla giunta Emiliano arriva dopo le inchieste sulla compravendita dei voti della Procura di Bari.
Nessuno sconto al governo Meloni e soci ma nemmeno ai propri alleati. L'aria di rottura si respirava ormai da giorni dopo l'inchiesta partita sulla Procura di Bari e il messaggio che arriva oggi dal M5s è netto: fare tabula rasa, soprattutto da chi è coinvolto in scandali giudiziari di questo tipo. Il partito pentastellato rinuncia al suo ruolo di governo in Puglia:
Con questa decisione "non ci limitiamo più a dire che siamo per la legalità e a chiedere onestà ma ci assumiamo la responsabilità di contribuire alla disinfestazione e all'opera di pulizia nel mondo politico. Non è una decisione nel segno dell'antipolitica ma oggi che siamo nelle istituzioni vogliamo la buona politica".
La politica dei favori e delle clientele, degli scambi illeciti il Movimento 5 Stelle l'ha sempre combattuta fin dall'inizio, ribadisce Giuseppe Conte. L'avversario è certamente il governo Meloni ma non è possibile fare due pesi, due misure:
Vogliamo dare una fortissima scossa: è il momento di fare pulizia e di fare tabula rasa".
L'inchiesta sulla compravendita dei voti ha giocato un ruolo fondamentale nella rottura tra il Pd e il M5s. Già lo scorso 6 aprile Conte aveva annunciato che avrebbe sostenuto come candidato sindaco a Bari Michele Laforgia. Dal palco di 'Andiamo!' a Bari qualche giorno fa la segretaria dem Elly Schlein ha detto invece che avrebbe sostenuto Vito Leccese come candidato sindaco.