Sale l’attesa per le elezioni regionali in Basilicata previste per il prossimo 21 e 22 aprile 2024. La scelta della data, che segue la naturale fine della legislazione, evita così di sovrapporsi con le elezioni europee, il voto previsto in Piemonte e il primo turno delle amministrative in modo da non creare un vero e proprio election day.
Si conta che in Basilicata saranno quasi 500 mila i cittadini chiamati ad eleggere il nuovo presidente di Regione e rinnovare il Consiglio regionale.
Si voterà dalle ore 7 alle ore 23 di domenica e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì. Lo spoglio dei voti, che secondo la legge dovrà essere ultimato entro 12 ore, prenderà il via alle ore 15:00 di lunedì 22 aprile appena terminate le operazioni di voto.
Non solo la Basilicata quest'anno sarà interessata dalle elezioni regionali, infatti in totale saranno cinque le Regioni italiane chiamate alle urne: Basilicata, Abruzzo, Piemonte Umbria e Sardegna che invece ha votato lo scorso 25 febbraio.
Il voto previsto in Basilicata è molto simile a quello seguito in altre Regioni. Si basa infatti sulla legge elettorale del 2019, dopo le modifiche al numero dei consiglieri, scesi da 30 a 20 nel 2013.
Le novità più importanti riguardano senza dubbio l’introduzione della parità di genere con la possibilità di esprimere la doppia preferenza purché di sesso diverso.
Oltre a questo sarà introdotta l’abolizione del listino e del voto disgiunto, la lista deve essere tra quelle che sostengono quel candidato presidente. In questo modo votando un consigliere la preferenza andrà direttamente anche al candidato governatore collegato.
Non è previsto poi nessun ballottaggio con il candidato che prenderà più voti che verrà nominato governatore. Il secondo arrivato invece farò parte del Consiglio regionale, ottenendo venti posti in tutto. Sette consiglieri saranno eletti nella circoscrizione di Matera e tredici in quella di Potenza, con la soglia di sbarramento fissata al 3%.
I candidati in corsa per le elezioni in Basilicata 2024 sono tre: Vito Bardi, presidente uscente che si ripresenta con il centrodestra; Piero Marrese, sostenuto da tutto il centrosinistra, nonostante il caos alleanze dei giorni scorsi ed infine Eustachio Follia, candidato di Volt, movimento paneuropeo.
Nel 2019 Vito Bardi è riuscito a riportare il centrodestra alla guida della Regione supportato da tutti i partiti della coalizione. In vista delle elezioni regionali di quest'anno, l’ex generale tenta di riconfermare la sua posizione con un secondo mandato.
Operazione non facile quella di Bardi a seguito delle incomprensioni tra i vari partiti dopo la sconfitta in Sardegna, che però ha portato il centrodestra a decidere comunque di sostenere anche quest'anno il candidato uscente.
Nel centrosinistra, in un primo momento si è pensato all’imprenditore Angelo Chiorazzo, nome però che non ha convinto il Movimento 5 Stelle, costringendoli a virare su Domenico Lacerenza, medico oculista ma a causa del subbuglio delle correnti locali il partito ha deciso di cambiare nuovamente nome.
Alla fine il Pd, il M5s, Alleanza Verdi-Sinistra, Psi, +Europa e Basilicata Possibile, hanno deciso di appoggiare la candidatura di Piero Marrese, attuale presidente della Provincia di Matera.
Eustachio Follia invece da tempo non fa più parte di nessuna coalizione di centrosinistra ed è membro del movimento paneuropeo Volt.
Secondo gli ultimi sondaggi si riscontra un vantaggio piuttosto netto per Vito Bardi, candidato del centrodestra e presidente uscente. Secondo i dati raccolti Bardi sarebbe al 54%, mentre Marrese ad oggi al 44% e Follia attorno al 2%.
Bidimedia ha poi dichiarato che secondo gli ultimi dati, il presidente uscente prenderebbe oggi il 53,3% dei voti contro il 45,5% di Marrese, diminuendo di due punti il proprio vantaggio, che resta però ancora molto ampio.