Establishment della Lega al completo, o quasi, questa mattina a Varese per la festa dei 40 anni della Lega. A spiccare per la sua assenza il fondatore, Umberto Bossi, che dopo le dichiarazioni di ieri sulla necessità di un cambio di leadership del partito, oggi ha deciso di non partecipare all'evento, nonostante l'invito del vicepremier Matteo Salvini.
ha commentato Salvini e nel suo attesissimo intervento, ha cercato di mettere al tacere le polemiche sulle parole di sfiducia del senatur, affermando che le critiche di Bossi lo aiutano a fare meglio il segretario.
Tra bandiere e memorabilia, da piazza Podestà a Varese, il segretario Matteo Salvini prova a rilanciare la sua segreteria e a sottolineare il lavoro fatto negli ultimi 10 anni.
Il suo intervento alla festa della Lega era il più atteso e il segretario non si è sottratto al confronto, anche perchè ignorare l'elefante nella stanza sarebbe stato un po' complicato.
Ha commentato le parole di Umberto Bossi che ieri aveva criticato la sua gestione del partito invocando un cambio al comando, senza però inasprire le polemiche, ma accettando le osservazioni come un allievo con il suo maestro.
ha detto Matteo Salvini che poi ha ringraziato Umberto Bossi per aver dato vita al progetto della Lega. Ha ricordato anche Roberto Maroni che ha guidato il partito nei mesi più complicati.
ha detto Salvini che poi ha aggiunto:
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha, poi, spostato il discorso su un terreno meno insidioso, ovvero, le prossime elezioni Europee.
Il riferimento inevitabile a quanto accaduto questa notte in Medio Oriente con l'attacco dell'Iran a Israele.
Il leader della Lega ha scelto di non ribattere a tono al fondatore Umberto Bossi, ma di mettere a tacere le polemiche. A mettere le cose in chiaro sulla sua leadership alla guida del partito, ci avevano pensato poco prima i suoi fedelissimi che, nei loro interventi e a margine dell'evento di Varese, avevano ribadito il sostegno al Ministro dei Trasporti.
Sul palco della manifestazione, in mezzo a centinaia di militanti e a decine di bandiere del partito, accanto al segretario Matteo Salvini hanno preso la parola i ministri leghisti Giancarlo Giorgetti, Roberto Calderoli, Giuseppe Valditara, il capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, il governatore Attilio Fontana e il coordinatore della Lega Lombarda Fabrizio Cecchetti.
ha dichiarato il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo.
Anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, si è schierato a difesa del suo segretario.