Partiti a lavoro in vista delle Elezioni Europee dell’ 8 e 9 giugno. C’è ancora tempo per la presentazione delle liste, ma le segreterie sono impegnate nella definizione delle squadre di candidati che concorreranno per un posto al Parlamento Europeo. Mentre si attende che i leader di partito sciolgano le riserve sulle loro candidature, continuano gli annunci di adesioni e candidature.
In attesa di sapere cosa decideranno di fare i leader dei principali partiti italiani, continua febbrile il lavoro per la definizione delle liste. Il Partito Democratico è ancora alle prese con il rebus Schlein e civici, mentre la Lega attende di sapere se il generale Roberto Vannacci accetterà di candidarsi. Forza Italia ha già schierato i suoi assi ma sicuramente riserverà altre sorprese.
Tra le novità dell’ultima ora sono da segnalare l’adesione dei Radicali Italiani alla lista Stati Uniti d’Europa lanciata da Emma Bonino e Riccardo Magi, mentre l’ex Cinquestelle, Laura Castelli ha annunciato la sua candidatura nella Lista Libertà di Sud chiama Nord del sindaco di Taormina, Cateno De Luca, di cui è presidente.
Ha annunciato la sua candidatura alle Europee anche l’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che si candiderà con Alleanza Verdi e Sinistra. Azione, infine, annuncia la candidatura nelle sue liste del sindaco di Spilamberto, Umberto Costantini.
Le Europee rappresentano un test fondamentale per tutti i partiti perché trattandosi di elezioni con il sistema del proporzionale consentiranno di stabilire e chiarire i rapporti di forza all’interno delle coalizioni. Se nel centrodestra, infatti, Fratelli d’Italia punta a consolidare la sua leadership come primo partito del paese, ad accendere gli animi è la competizione tra Forza Italia e Lega, con Tajani che punta al sorpasso e Salvini che sa di non poter perdere se vuole restare alla guida del Carroccio.
Nel centrosinistra, la battaglia naturalmente è tra Pd e M5S per lo scettro di primo partito di opposizione. Il Pd sembra essere in netto vantaggio, ragion per cui Giuseppe Conte è ritornato ad un approccio d’attacco che tanto piace alla base grillina, azzerando di fatto tutti i progressi fatti per la costruzione di un campo largo che potesse essere alternativa al centrodestra.
Nel terzo polo, infine, le Europee decreteranno definitivamente chi tra Matteo Renzi e Carlo Calenda potrà fregiarsi del titolo di leader dei moderati.
A scompaginare le carte in tavola poi ci sono le new entry di Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi, Pace, Terra e Dignità di Michele Santoro, Democrazia Sovrana Popolare di Marco Rizzo e Libertà di Cateno De Luca.
In base all’ultimo sondaggio di Eumedia sulle intenzioni di voto degli italiani, Fratelli d’Italia resta saldo al comando come primo partito d’Italia con il 27,3%, mentre FI sale all’8,2%, subito dietro alla Lega che sale all’8,4%.
Perdono qualcosa il Partito Democratico e il M5S che scendono rispettivamente al 19,8% e al 16,1%. Scende anche Avs che si ferma al 3,7%.
Tra i moderati, la lista Stati Uniti d’Europa debutta con il 5,4%, mentre Azione si attesta al 3,8%, ancora sotto la soglia di sbarramento del 4%.