Si complica il cammino dell’Autonomia Differenziata alla Camera. Il Dl Calderoli, da molti considerato Spacca-Italia perché accusato di acuire le disuguaglianze tra le regioni del nord e quelle del sud, approderà a Montecitorio il prossimo 29 aprile per l’approvazione definitiva dopo il prima via libera del Senato.
L’idea della Lega era quella di arrivare all’approvazione definitiva entro maggio, ma l’obiettivo sembra essere diventato di difficile raggiungimento sia per l’ostruzionismo dell’opposizione - che come già accaduto al Senato, sta presentando in queste ore centinaia di emendamenti - sia per la scarsa propensione degli alleati ad accelerare l’iter.
Ieri la premier Giorgia Meloni aveva dichiarato che alla luce degli ultimi sviluppi difficilmente il provvedimento sarà approvato prima delle Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno. Oggi a margine della conferenza stampa per la presentazione dell’apparentamento elettorale nel nord-est tra Forza Italia e SVP, il segretario azzurro, Antonio Tajani, ha confermato che difficilmente il decreto potrà essere approvato nei tempi sperati.
Insomma, al di là della scarsa volontà degli alleati di fornire un vantaggio elettorale a Matteo Salvini e alla Lega, ci sarebbe un problema legato ai tempi tecnici per l’approvazione.
Scarso entusiasmo per l’approvazione dell’autonomia differenziata è trapelato anche dalle parole del vicepremier di Forza Italia, Antonio Tajani, preoccupato che il decreto possa danneggiare il radicamento del partito nelle regioni meridionali dove, da sempre, Forza Italia ha avuto un nutrito seguito.
Il segretario azzurro, rispondendo alla domanda dell’inviato di Tag24 Michele Lilla, ha assicurato che Forza Italia vigilerà affinchè il provvedimento favorisca tutto il paese e non danneggi nessuna regione.
Ha sottolineato Tajani a margine della conferenza stampa di questa mattina che, poi, ha anche ribadito:
Voci di corridoio, circolate in queste settimane, avevano avanzato l'ipotesi di un emendamento di Forza Italia che avrebbe dovuto a mitigare gli effetti dell’autonomia differenziata sulle regioni del Mezzogiorno. Visto l’evolversi della situazione, però, a questo punto sembra molto probabile che Forza Italia non abbia più bisogno di esporsi e irritare gli alleati di governo della Lega.
L’opposizione sta facendo un favore alla maggioranza boicottando il Dl Calderoli? A quanto pare sì.
Obiettivo della Lega e del vicepremier Matteo Salvini è di arrivare all’approvazione definitiva entro fine maggio. così da placare i mal di pancia della base che lamenta una scarsa attenzione per le questioni settentrionali e per poter giocare la carta anche in funzione Elezioni Europee.
Con la presentazione massiccia di emendamenti, il Pd ne ha presentati da solo 250, difficilmente l’iter di approvazione del decreto alla Camera non subirà rallentamenti. Il termine per la loro presentazione in Commissione Affari Costituzionali, intanto, è slittato alle 17 di oggi, rispetto alla scadenza inziale che era fissata per le 12.
Su questo provvedimento la maggioranza si è mossa come un elefante in una cristalleria e per uno scellerato patto di maggioranza stanno impedendo al parlamento di poter discutere nel merito norme che modificheranno radicalmente l’assetto dello Stato con effetti negativi nella vita di tutti i giorni dei cittadini che avranno trattamenti differenziati a seconda del luogo di residenza
ha dichiarato Simona Bonafè, capogruppo democratica in commissione Affari costituzionali della Camera.