Il vulcano Ruang in Indonesia ha spaventato non soltanto la popolazione locale, ma anche quelli degli stati circostanti. La sua eruzione, avvenuta nella notte fra il 17 ed il 18 aprile, ha generato una colonna di fumo alta migliaia di chilometri, con la cenere che ha oscurato il cielo e reso impossibili i voli dai vicini aeroporti.
Le autorità indonesiane hanno chiesto ad 11mila persone nelle vicinanze di evacuare velocemente, mentre cresce anche la paura di un possibile tsunami.
Le eruzioni in Idnonesia sono ormai un fenomeno comune, considerato che agli inizi di gennaio ci furono altri due fenomeni simili col Monte Lewotobi Laki-Laki e col Monte Marapi. In questi casi le autorità indonesiane si sono subito assicurate che nessuno si fosse fatto male, alzando il livello d'allerta per avvertire di non avvicinarsi a quelle zone.
Questa prassi è stata seguita anche nella notte fra il 17 ed il 18 aprile, quando l'eruzione del vulcano Ruang ha costretto circa 11mila persone ad evacuare un'area fino a 6km di distanza. Secondo il centro locale che controlla i fenomeni vulcanologici, il Ruang sul lato settentrionale dell'isola di Sulawesi ha avuto 5 grandi eruzioni nelle ultime 24 ore.
I dati registrati dalle varie agenzie sul territorio indonesiano mostrano che il vulcano Ruang ha eruttato 12 volte, la prima nel 1808.
A causa della diffusione di cenere e lapilli nell'aria, è stato deciso come misura precauzionale di chiudere l'aeroporto internazionale di Sam Ratulang. La misura durerà fin tanto non sarà sicuro per i voli da e per l'Indonesia raggiungere le varie piste.
L'agenzia per la Protezione civile ha segnalato che diverse persone sono rimaste ferite dalla ricaduta di cenere, rocce e ghiaia: i turisti hanno ricevuto l'avvertimento di non recarsi nei pressi del Ruang. In una nota l'agenzia ha riferito:
Diversi esperti indicano che in caso di ulteriori eruzioni ci potrebbe essere il pericolo di uno tsunami, che coinvolgerebbero anche gli stati vicino all'Indonesia.