Marina Brambilla, professoressa di Linguistica Tedesca, ha raggiunto un traguardo storico diventando la prima donna rettrice dell’Università Statale di Milano. La sua elezione segna un momento significativo per l'Ateneo, coincidendo con il centenario dell'università. Inoltre, questa elezione spezza un lungo periodo di leadership maschile e inaugura anche un'era di nuove prospettive nella gestione universitaria. Andiamo a scoprire chi è Marina Brambilla e il percorso che ha l’ha portata a questa prestigiosa posizione.
Marina Brambilla ha avuto una carriera distinta all'interno dell'Università Statale di Milano, iniziando come docente vent'anni fa dopo aver conseguito un dottorato in Lingua e Letteratura tedesca all’Università di Pavia. La sua esperienza come Prorettrice delegata ai Servizi per la Didattica e agli studenti l'ha preparata per il ruolo di Rettrice, una posizione che assumerà ufficialmente il 1° ottobre 2024, con un mandato previsto fino al 30 settembre 2030.
Ha inoltre presieduto importanti centri universitari come il Centro per l'orientamento allo studio e alle professioni (Cosp), il Centro per l'Innovazione Didattica e le Tecnologie Multimediali (CTU) e il Centro Linguistico di Ateneo (SLAM). La sua leadership ha portato a notevoli miglioramenti nei servizi di supporto agli studenti e nelle infrastrutture didattiche.
Come Project Leader dello Spoke 1 Rigenerazione urbana nell'ecosistema dell'innovazione MUSA (PNRR), Brambilla ha coordinato attività di ricerca e interazione con il territorio, focalizzandosi su importanti progetti urbani come MIND e Città Studi. La sua esperienza e il suo impegno nella promozione dell'innovazione e della collaborazione istituzionale sono stati essenziali nel rafforzare il legame tra l'università e la comunità più ampia.
L'elezione di Brambilla è avvenuta in un contesto di grande celebrazione, durante l'anno del centenario dell'università e ha ottenuto un considerevole supporto, ricevendo 1.652 preferenze, pari al 65% dei voti, contro le 645 (25% del totale) del suo avversario Luca Solari, con 265 schede bianche (10% del totale).
Recentemente, Brambilla ha affrontato questioni delicate riguardanti le tensioni internazionali e il loro impatto sugli atenei, assicuramdo un impegno costante per il dialogo aperto e rispettoso, rigettando qualsiasi forma di violenza. Questa posizione è stata enfatizzata durante una crisi recente, in cui ha promosso l'organizzazione di dibattiti per riflettere sugli accordi di mobilità e ricerca.
Marina Brambilla si impegna a trasformare l'Università Statale di Milano in un centro di eccellenza riconosciuto sia a livello nazionale che internazionale. Tra i punti salienti del suo programma spiccano l'espansione delle infrastrutture, la valorizzazione della ricerca scientifica e il consolidamento dei poli di medicina con il territorio. L'obiettivo è di rafforzare i rapporti con il sistema sanitario nazionale e i poli di ricerca scientifici, migliorando l'offerta formativa e i servizi agli studenti.
Un focus particolare è posto sull'offerta formativa e sui servizi agli studenti, con l'intenzione di sviluppare ulteriormente il welfare universitario.
Il mandato di Brambilla ha ricevuto il plauso e il sostegno di figure chiave, inclusi il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Il primo cittadino ha dichiarato che la incontrerà presto per parlare di numerosi progetti su cui lavorare insieme. Il presidente della Regione ha fatto le congratulazioni alla Brambilla, ringraziando al contempo il Rettore uscente Elio Franzini.
Attualmente, il numero di donne rettrici nelle università italiane è limitato, ma figure come Brambilla stanno apportando un cambiamento significativo. La stessa Brambilla ha sottolineato l'importanza di questo risultato non solo per lei ma per tutte le donne nell'ambito accademico, promettendo di riscrivere i "confini" esistenti e di promuovere un ambiente più inclusivo.
Con dati aggiornati al 2022, il rapporto Analisi di genere dell’Anvur elenca 12 donne rettrici, di cui una sempre a Milano, Giovanna Iannantuoni (Bicocca), che è anche presidente della CRUI, l’associazione delle università italiane.