Mathieu Van der Poel, domenica alla Liegi, vuole lasciarsi alle spalle un'Amstel Gold Race che non gli ha regalato la soddisfazione che tutti gli olandesi si aspettavano. Il campione del mondo in carica, dopo aver vinto il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, era uno dei grandi attesi all'Amstel Gold Race, la corsa più importante che si disputa nei Paesi Bassi, ma l'iridato non è mai riuscito a tentare di portare via un'azione importante. A detta di molti, è probabile che Mathieu Van der Poel abbia risentito delle fatiche accumulate nel corso della Parigi-Roubaix, vinta dopo una fuga solitaria di quasi 60 km.
La Liegi-Bastogne-Liegi di domenicasarà l'ultimo impegno della primavera di Mathieu Van der Poel. Il campione del mondo, dopo il ciclocross, ha esordito su strada alla Milano-Sanremo e ha deciso di correre fino alla Doyenne. Il corridore della Alpecin-Deceuninck ha gareggiato in questa classica solo una volta, nel 2020, nell'edizione vinta da Primoz Roglic.
La sfida tra Tadej Pogacar e Mathieu Van der Poel è sempre molto interessante. Lo sloveno è un corridore che riesce a vincere agevolmente sia le grandi corse a tappe che le classiche, l'olandese è invece un uomo da corse di un giorno. Nonostante la sua fisicità perfetta per affrontare le pietre del Fiandre e della Roubaix, Van der Poel partirà per la Liegi convinto che anche una classica così dura dal punto di vista altimetrico possa essere conquistata. Qualora dovesse riuscire nell'impresa di vincere domenica, il campione del mondo avrebbe vinto quattro classiche monumento su cinque: gli mancherebbe solo Il Lombardia, classica altrettanto dura altimetricamente parlando, ma è anche vero che è posta a fine stagione, quindi può essere preparata con un'attenzione particolare.
Van der Poel ha rifinito la propria preparazione per la Liegi in Spagna ed è tornato in Belgio solo giovedì sera. Ha preferito non fare la ricognizione del percorso a causa del cattivo tempo. Di seguito le sue dichiarazioni alla vigilia della Liegi-Bastogne-Liegi 2024.