Nuovo caso di censura in Rai. Questa sera, nella puntata di Che sarà in onda su Raitre, era previsto un intervento di Antonio Scurati. Lo scrittore avrebbe dovuto proporre un monologo sul 25 aprile ma all’ultimo la Rai ha deciso di cancellare l’ospitata. La conduttrice Serena Bortone ha raccontato di averlo saputo per puro caso la sera prima dell’ospitata e di non essere riuscita ad ottenere una spiegazione dalla Rai.
La reazione di Serena Bortone non si è fatta attendere. Appreso che l’intervento di Antonio Scurati era stato cancellato, la conduttrice ha pubblicato un post su Instagram:
Stando ad alcune indiscrezioni circolate sul Corriere della Sera, pare che Antonio Scurati avesse sottoposto il monologo alla dirigenza di Viale Mazzini. Un testo che i dirigenti avrebbero ritenuto troppo di parte durante un momento di campagna elettorale. Per questo motivo, avrebbero proposto a Scurati di esibirsi a titolo gratuito ma lui si sarebbe rifiutato.
Da alcuni anni Antonio Scurati indaga nei suoi libri il periodo fascista e lo stesso aveva fatto l’anno scorso nel libro Fascismo e populismo: Mussolini oggi. Scurati è stato anche criticato da parte degli ambienti di destra e fu vittima di attacchi mediatici che coinvolsero anche la sua famiglia.
Un episodio che ha generato, com’era prevedibile, numerose reazioni da parte della politica. Il responsabile dell’informazione per il Partito Democratico Sandro Ruotolo ha così commentato la vicenda: Telemeloni questa volta l’ha fatta veramente grossa. Anche il Movimento 5 Stelle ha ventilato l’ipotesi di un’interrogazione parlamentare in commissione di Vigilanza della Rai:
La cancellazione del monologo di Antonio Scurati su Raitre si inserisce in una vicenda già abbastanza complessa. Proprio qualche settimana fa la Commissione di Vigilanza Rai aveva approvato un emendamento che prevedeva una modifica della par condicio. Si stabiliva che venisse dato nelle trasmissioni maggiore spazio agli esponenti del governo per parlare della propria attività istituzionale. Il sindacato de giornalisti di Viale Mazzini aveva denunciato quanto accaduto in un comunicato letto nelle edizioni dei vari telegiornali: