Mancano pochi giorni alla scadenza per la presentazione delle liste per le Elezioni Europee e all’interno della Lega il dibattito è quantomai accesso. Tanti sono i temi sul tavolo, dall'eventuale candidatura del generale Roberto Vannacci - voluta dal segretario Matteo Salvini, ma, invisa ad un’ampia parte del partito - alle contestazioni sulla leadership del vicepremier, fino alla questione della centralità del nord nei programmi del Carroccio.
Tag24 ha intervistato il deputato della Lega, Luca Toccalini, 33enne segretario federale della Lega Giovani.
D: Mancano pochi giorni per la presentazione delle liste per le Elezioni Europee 2024, lei cosa pensa delle polemiche relative alla possibile candidatura del generale Roberto Vannacci
R: La trovo una polemica un po' sterile, c’è ancora un ragionamento in corso, ma se il generale Roberto Vannacci sarà candidato, ovviamente lo voterà chi riterrà opportuno votarlo, ma sarà un candidato indipendente nelle liste della Lega. Non è la prima volta che succede, successe anche nel 2014 con Claudio Borghi che poi ha fatto un percorso di adesione alla Lega nel corso degli anni.
D: E’ di questi giorni la polemica relativa alla necessità di preferirgli i militanti storici, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del vicepresidente del Senato Centinaio?
R: Centinaio è libero di votare chi vuole, visto che si possono esprimere tre preferenze e al nord-ovest ci sono 20 candidati ognuno voterà chi riterrà opportuno.
D: C’è una spaccatura all’interno della Lega sulla leadership di Matteo Salvini, secondo lei è una spaccatura che sarà sanata dopo le Europee?
R: Io ho sempre voluto un partito frizzante con un dialogo al suo interno, quindi. anche con idee diverse e posizioni diverse per crescere e migliorare. Purtroppo, però se da una parte c’è qualcuno in buona fede che internamente manifesta il proprio dissenso è un conto, se invece c’è qualcuno che ha scelto per interesse personale di distruggere mediaticamente un partito solo in quanto non rieletto questo sicuramente non lo condivido assolutamente.
D: A chi si riferisce?
R: Mi riferisco alle ultime lettere che sono emerse giornalisticamente, perché se uno vuole risolvere un problema all’interno di un partito, dare un’idea diversa non ha bisogno di fare otto interviste al giorno sui giornali soprattutto sugli stessi giornali che non hanno un buon occhio nei confronti del nostro partito. Ripeto quella non è una critica sana, quella è strumentale e basta. Dopodichè ci saranno i congressi dopo le elezioni, ci sarà anche il congresso federale che riguarderà Matteo Salvini ad ottobre, quindi, se qualcuno ritiene di non essere d’accordo, potrà candidarsi contro e vedrà come andrà.
D: E’ vero che la Lega dovrebbe ritornare ad essere concentrata sulla questione settentrionale?
R: Io sono convinto che queste polemiche siano strumentali perché, mai come in questo momento la Lega sta portando a casa dei risultati importanti per il nord. Penso all’autonomia differenziata che arriverà in Aula alla Camera proprio a fine mese ed è una battaglia che portiamo a casa dopo 30 anni. Dal mio punto di vista non c’è assolutamente alcuna necessità di tornare al Nord perché lo si sta già facendo costantemente con il lavoro e l’autonomia è uno di questi risultati che tanti auspicavano. La Lega nazionale è stata voluta fortemente da Matteo Salvini e ha portato di fatto tanti risultati anche per il centro e il sud. Diciamo che oggi abbiamo una questione meridionale e una settentrionale che sono più vive che mai e quindi bisogna saper equilibrare due problematiche diverse che bisogna affrontare.
R: L’auspicio è quello che vengano rispettati i tempi, poi essendo ovviamente libero il Parlamento di far ostruzionismo come è capitato in queste settimane da parte delle opposizioni, questo certamente si complica. Però stato già un passo enorme averla votata al Senato, vedremo poi come andrà il 29 aprile quando arriverà in aula. Sono molto fiducioso, perché non abbiamo visto ostruzionismo dagli alleati.
D: Davvero non c’è stato nessun tentativo di ostruzionismo dagli alleati?
R: No solo dall’opposizione. Gli alleati hanno presentato emendamenti come è legittimo fare. E’ successo anche al senato dove FdI ha presentato alcuni emendamenti, alcuni sono stati bocciati altri no. Qualche emendamento di Forza Italia è arrivato. Come tutti i decreti, è chiaro che poi il ministero di competenza stabilirà se quell’emendamento possa essere accettato o non accettato.
D: Non vi aspettate sgambetti, quindi?
R: No, ma perché l’Autonomia è una di quelle riforme che è all’interno del patto di maggioranza, quindi, come il Premierato, è iscritta nel nostro programma di Governo, quindi non vedo la possibilità di sgambetti.
D: Sul terzo mandato la partita è ancora aperta?
R: La partita c’è ancora. Mi rifaccio alle parole pronunciate recentemente dal Presidente del Consiglio. È una partita che si giocherà in parlamento, quindi, noi prendiamo atto di un’apertura sul tema, non di una chiusura totale. C’è tempo per lavorarci e ci lavoreremo sicuramente perché per noi è importante, ma è importante per tutto il paese. Non è il lodo Zaia, ce ne sono tanti di governatori bravi che non potranno ricandidarsi è una norma che andrebbe a beneficio di tutti.
D: Forza Nord dell’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, oggi passato a Forza Italina, è una minaccia?
R: Non è una affatto una minaccia nel momento che mi sembra di capire che non abbiano come priorità ad esempio l’autonomia. Quindi capite bene che un partito che dice noi siamo quelli che difendono il Nord, dicendo poi che l’autonomia non è una cosa prioritaria, mi dà adito di non temere questa cosa. Poi ognuno è libero di presentare tutti i movimenti che vuole, ovviamente noi abbiamo altre priorità che sono quelle che ci hanno chiesto i cittadini.
D: Quali sono?
R: L’autonomia differenziata sicuramente è una di queste, poi gli imprenditori chiedono la manodopera specializzata che è difficilmente reperibile nelle nostre realtà e su quello credo che anche il ministro Valditara stia andando nella giusta direzione potenziando gli istituti tecnici e professionali che non devono essere più visti come scuole di serie B, ma come opportunità per creare lavoro e soprattutto avere contratti a tempo indeterminato sul proprio territorio e questa credo che sia una priorità che riguarda tutta Italia e soprattutto le zone più industrializzate del paese.
D: E nel Governo, invece, c’è qualche crepa? Ieri lei si è astenuto sulla votazione dell’odg del Pd? È stata una questione di libertà di coscienza o avete voluto inviare un messaggio al Governo?
R: Non ero presente alla votazione perché ero in Basilicata per un evento elettorale, ma mi sarei sicuramente astenuto. È assolutamente una questione di libertà di coscienza, nessun messaggio al Governo. Una questione di temi etici. Nella scorsa legislatura non votai contro la legge sul fine vita, perché reputo per quanto mi riguarda, essere uno di quei temi etici su cui dovrebbe esserci libertà di coscienza e avrei fatto esattamente la stessa cosa ieri, perché reputo che la 194 non si debba assolutamente toccare e l’ultima decisione spetti sempre e solo alla donna.
D: Cosa pensa della candidatura di Ilaria Salis con AVS?
R: Secondo me è sbagliata e non la voglio commentare dal punto di vista di ideali, perché sono gli ideali più lontani da me, però credo che in questo momento la candidatura di Ilaria Salis metta in primis lei in difficoltà con la giustizia ungherese. Mi sembra abbastanza forte come messaggio e secondo me rischia purtroppo di peggiorare quella diplomazia che è silenziosa, ma, c’è per arrivare ad una soluzione e avere delle condizioni migliori di detenzione e un processo più equo. Secondo me la candidatura è la cosa più sbagliata. Quando si politicizza un tema così si complica poi la trattativa diplomatica. Secondo me sono meno i benefici di quelli che si possano pensare.
D: Lei è il segretario della Lega giovani, ci sarà spazio per i giovani nelle liste per le Europee?
R: Sicuramente sì, abbiamo già alcuni giovani uscenti che sono stati eletti nel 2019 nell’europarlamento, penso a Donatella Tovaglieri nel nord ovest, a Susanna Ceccardi nel centro Italia, Maria Veronica Rossi sempre nel centro Italia che saranno tutte e tre ricandidate. È un bel segnale, contando che le elezioni europee sono le più difficili in assoluto perché sono a preferenze su collegi enormi e, nonostante questo, le nostre ragazze cinque anni fa hanno compiuto un miracolo e speriamo possano farcela anche in questa tornata elettorale.