Il film Il Fabbricante di lacrime, uscito durante lo scorso 4 aprile, è una delle pellicole più viste al mondo, ed è riuscito a raggiungere il vertice della classifica Netflix su scala globale. Il regista, Alessandro Genovesi, prende spunto dall’omonimo romanzo di Erin Doom e parla prevalentemente della strana relazione tra due ragazzi orfani, Nica e Rigel, conosciuti nel terribile orfanotrofio Grave. Rigel, con i suoi bellissimi occhi azzurri, viene chiamato Fabbricante di lacrime ed è colpevole di aver creato tutte le paure che abitano nel cuore degli uomini.
Rigel nutre dentro di lui un odio per Nica, anche se Nica lo trova assurdo e infondato, poiché non ha mai fatto nulla di male nei suoi confronti. Quando i due ragazzi vengono adottati dalla stessa famiglia inizia a svilupparsi tra di loro un rapporto di odio e amore, che verrà poi approfondito fino a scoprire le vere ragioni di questo loro odio. L'aspetto più criticato è la scelta del cast, giovane con poca esperienza televisiva.
Nica è interpretata da Caterina Ferioli, una ragazza di vent’anni, nata a Bologna e poco conosciuta nel mondo dello spettacolo che si estende oltre i social. Rigel è interpretato da Simone Baldasseroni, conosciuto come Biondo. Biondo è un musicista, diventato famoso dopo aver partecipato alla diciassettesima edizione della trasmissione televisiva Amici di Maria De Filippi.
I due protagonisti sono quasi sconosciuti al mondo del cinema, ma più conosciuti in quello dei social come Tik Tok e Instagram. Un altro esempio può essere anche quello di Billie, la migliore amica di Nica, interpretata da Nidi Passerella, una famosa tik toker di vent’anni che non ha mai avuto a che fare con il mondo dello spettacolo.
Il regista voleva ricevere l’attenzione di spettatori più giovani provenienti dal mondo dei social, dando spazio anche ai ragazzi con meno esperienza. Così facendo, il film è stato divulgato più facilmente e ha attirato una grande attenzione anche sui social, grazie alla presenza di un tik toker o di un cantante nel cast, ricevendo ad una maggiore diffusione su tutti i mezzi di comunicazione.