22 Apr, 2024 - 20:33

Aborto, Sportiello e Maiorino (M5S): "Quella della vicedirettrice del Tg1 Boccia non è libertà di espressione. Per Scurati discorso diverso" | VIDEO

Aborto, Sportiello e Maiorino (M5S): "Quella della vicedirettrice del Tg1 Boccia non è libertà di espressione. Per Scurati discorso diverso" | VIDEO

L'aborto resta uno dei temi più discussi all'interno del panorama politico italiano. Il dibattito sull'interruzione della gravidanza continua a dividere e a spaccare in due il nostro Paese. Negli ultimi giorni le parole della vicedirettrice del Tg1 hanno contributo ad alimentare la tensione. Incoronata Boccia ha sottolineato che "l'aborto è un delitto, non un diritto", scatenando la dura reazione delle opposizioni. Sull'argomento sono intervenute la deputata del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello e la senatrice Alessandra Maiorino.

Aborto, Sportiello (M5S): "Quella di Boccia non è liberta di opinione"

Il Movimento 5 Stelle si è scagliato contro la vicedirettrice del Tg1, giudicando le sue affermazioni "gravi e inaccettabili". Nel corso dell'intervista rilasciata all'inviato di tag24.it Lorenzo Brancati, non è poi mancato un accenno alla legge 194, che il Governo ha già fatto sapere di non voler modificare. Sportiello ha ribadito che:

virgolette
In questi giorni ci hanno raccontato che quello che dice l'emendamento che introduce le associazioni antiabortiste all'interno dei consultori è già previsto dalla legge 194. Non è assolutamente vero. La 194 non prevede in alcun punto di convincere le donne a non abortire, non è questo il senso della legge. Quelle di Boccia sono affermazioni gravi e inaccettabili e non è libertà di opinione.

Il commento della senatrice Maiorino

Sulla stessa linea anche Alessandra Maiorino, che ha sottolineato la gravità delle dichiarazioni di Boccia. La senatrice si è espressa ribadendo che interventi di questo tipo non possono essere contemplati nel 2024.

virgolette
È gravissimo e sconvolgente che una persona con un ruolo del genere sulla tv pubblica possa dare delle assassine alle donne che hanno scelto l'interruzione della gravidanza. È una cosa che se uno guarda il calendario non pensa di essere nel 2024.
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Paolo Consolini
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