Un cittadino può contestare una multa per ottenere un rimborso o per non pagarla? Non si tratta di negare ostinatamente l'esistenza di una sanzione, bensì di evitare di pagare ingiustamente una multa non dovuta. Esistono diverse motivazioni per cui è possibile presentare un ricorso, tra cui errori formali e vizi sostanziali.
Molti ricorrono alla presentazione di un ricorso in autotutela, contestando la multa direttamente all'ente che ha comminato la sanzione, indicato nel verbale di violazione al Codice della Strada. Altri, invece, presentano ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace. Vediamo insieme come contestare una multa.
I cittadini possono presentare un ricorso per contestare una multa anche senza un avvocato. Conoscere la possibilità di presentare un ricorso, ad esempio nel caso di un autovelox non omologato, aumenta le probabilità di ottenere l’annullamento del verbale o il rimborso di quanto versato.
Tuttavia, è fondamentale procedere con cautela. È necessario individuare con precisione i motivi di annullabilità dell’atto per evitare il rischio di incorrere nel pagamento doppio della sanzione, perdendo così l’opportunità di pagare un importo ridotto.
Pertanto, prima di contestazione una multa, è indispensabile effettuare delle verifiche approfondite per individuare vizi formali e sostanziali del verbale di accertamento di irregolarità del Codice della strada.
I vizi formali si riferiscono alla forma e alla procedura legata al verbale di accertamento. Ecco alcuni esempi:
I vizi sostanziali riguardano il contenuto del verbale. Pertanto, il cittadino che riporta vizi sostanziali nella contestazione si riferisce alle modalità con cui si sono svolti i fatti. In questo caso, per ottenere l’annullamento della multa, è necessario ricostruire i fatti in ambito di ricorso dimostrando l’estraneità alla violazione, per non aver commesso il fatto.
Come detto, dopo aver ricevuto la notifica della violazione al codice della strada, è possibile presentare un ricorso entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale, in autotutela, direttamente all’ente che ha comminato la multa.
Il ricorso può essere trasmesso tramite email, raccomandata o consegnato di persona.
In questo caso, la contestazione della multa non comporta spese a carico del cittadino, se non quelle legate alla spedizione per raccomandata A/R.
Il cittadino può contestare una multa non pagata presentando ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica del verbale o nel periodo di contestazione dell’atto.
L’atto potrà essere depositato presso l'Ufficio del Giudice oppure trasmesso con correlata tutta la documentazione necessaria, che include:
In alternativa, è possibile presentare ricorso tramite raccomandata A/R.
In questo caso, la contestazione della multa comporta spese a carico del cittadino legate al valore della multa. Ad esempio, si possono spendere da 43 a 98 euro per le sanzioni fino o superiori a 1.100 euro. Inoltre, per entrambi i casi è prevista una marca da bollo del valore di 27 euro.
I cittadini possono presentare il ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla data di notifica del verbale, seguendo le medesime indicazioni previste per il ricorso per la contestazione della multa presentata al Giudice di Pace.
Il Prefetto è tenuto ad adottare il provvedimento volto all’accoglimento o al rigetto dell’atto di contestazione entro 120 giorni.
In questo caso, il ricorso per la contestazione della violazione del Codice della Strada non prevede l’applicazione di costi.