Udinese e Roma torneranno in campo domani sera e riprenderanno da dove si era fermato il match lo scorso 14 aprile, per il malore accusato da Ndicka. Al momento della sospensione il risultato era fissato sull'1-1. Al gol del vantaggio di Pereyra al 23', aveva risposto Lukaku al 64'. Rispetto a dieci giorni fa, però, sarà tutto diverso, a partire dal tecnico seduto sulla panchina dei friulani, con l'sordio per mister Fabio Cannavaro, subentrato a Cioffi dopo l'ultima sfida di campionato. Si riprenderà dal 72' e si giocheranno i 18 minuti finali, più recupero. Una decisione, quella di fissare il recupero a domani, che ha portato con sè un'infinità di polemiche, visti i tanti impegni ravvicinati dei giallorossi. Per commentare il finale di stagione della suqadra di De Rossi, e Udinese-Roma, Gaetano D'Agostino, che ha vestito la maglia del club capitolino per 4 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
E' un finale di stagione intenso quello che attende la Roma. Il campionato, la Champions, il recupero con l'Udinese e l'Europa League, con l'obiettivo di tornare ancora una volta in finale, per il terzo anno consecutivo. I giallorossi hanno perso col Bologna, ma questo è il momento di accelerare, non di staccare la spina. La strada per il futuro è stata tracciata. Daniele De Rossi si è conquistato la fiducia della squadra e della società e ha già rinnovato il contratto. E' lui l'uomo intorno a cui costruire la Roma del futuro, ma ora va vissuto al massimo il presente e il primo passo da fare è quello di domani sera, per i 18 minuti finali, contro i bianconeri. Una decisione su cui non sono mancate le polemiche. Per commentare Udinese-Roma e il rinnovo di De Rossi, D'Agostino, che ha vestito la maglia del club capitolino, è intervenuto a Tag24.
Domani il recupero della partita tra Udinese e Roma tra tante polemiche. Tu che idea ti sei fatto?
"Sarà una partita particolare perchè è avvenuta una consa insolita. Nonostante tutto però, penso che dopo la sconfitta arrivata con il Bologna, quella con l'Udinese potrebbe essere per la Roma un'opportunità. La squadra di De Rossi dovrà andare lì per provare a vincere la gara, anche se mancano solo 18 minuti".
Il fatto che nel frattempo l'Udinese abbia cambiato allenatore, rischia di essere uno svantaggio?
"Considerando che si giocheranno solo i 20 minuti finali non penso. E' vero che quando arriva un nuovo allenatore tutti vogliono mettersi in mostra perchè si riparte da zero, ma il tempo a disposizione di Cannavaro è stato davvero poco e sono molto preoccupato per i friulani. Ho vestito anche la maglia bianconera, è una società che mi ha dato tanto e dovrà stare molto attenta perchè ha un calendario davvero difficile. Oltre al match con i giallorossi, se la vedrà subito con il Bologna e mancano 5 partite. Penso che domani Cannavario non cambierà niente, a parte qualche interprete. Vista la situazione penso che ora abbiano paura".
Hai visto una Roma stanca contro il Bologna?
"Non sono mai disfattista e non ho visto una Roma sotto tono. E' chiaro che la squadra era stanca, ma ha fatto 70 minuti in 10 contro 11 contro il Milan in Europa League e in quell'occasione c'è stato un dispendio di energia impressionante. Era una competizione europea, con in ballo una semifinale. Dopo quella sfida, i giallorossi hanno avuto l'avversario più difficile da affrontare in questo momento. Il Bologna sta bene, è in grande forma, fa un calcio portato a non dare punti di riferimento e hanno grande fisicità. Nonostante tutto però, la Roma ha creato 4 o 5 palle gol. Questo mi fa ben sperare per questo finale di stagione e per l'obiettivo da raggiungere. Questa squadra è forte".
Ma l'obiettivo da raggiungere è la Champions League, o la finale di Europa League? Cosa è più importante?
"Difficile fare una scelta. E' chiaro che l'ufficialità del quinto posto è fondamentale e adesso i giallorossi devono mirare dritti alla Champions. Non c'è ancora nulla di scritto, visto che l'Atalanta è lì e adesso è rientrata anche la Lazio che sta vivendo un buon momento di forma e sta riprendendo quota. Penso che il posto in Champions sia di primaria importanza".
Nel frattempo è arrivato anche il rinnovo di De Rossi, era quello che ti aspettavi?
"Sono molto felice per lui. Onestamente stavo iniziando ad innervosirmi. Si è parlato della partita con il Milan come quella decisiva per il rinnovo, e prima ancora si era fatto lo stesso con il derby. Erano discorsi che non mi piacevano. Continuavo a domandarmi perchè un allenatore giovane, che ha idee, che ha sempre tifato Roma e che stava facendo bene, dovesse ancora essere in bilico. Da quando è arrivato ha cambiato tutto, nelle idee, nella proposta e nella comunicazione. A mio avviso bastava già quello per rinnovare il suo contratto. Ora finalmente è arrivata la firma e sono stra felice per lui perchè se lo è davvero meritato".
Da chi dovrà ripartire per il futuro?
"Prima di tutto da Svilar. La Roma ha finalmente trovato un portiere forte ed è di proprietà. E poi assolutamente Paredes, Dybala, Pellegrini e Cristante che sono l'ossatura di questa squadra e va preservata. Il rebus è quello dell'attaccante, perchè Lukaku è in prestito e vale tanti soldi. Non so da questo punto di vista cosa decideranno di fare. E' ovvio che sul mercato ci si dovrà muovere parecchio, specie se dovesse arrivare la Champions League. In alcuni reparti la Roma non è all'atezza del più importante panorama calcistico europeo".