Continua la battaglia di Roberto Salis per la figlia Ilaria, per garantirle un processo giusto, il rispetto dei suoi diritti e soprattutto per aiutarla ad uscire dal carcere ungherese in cui è detenuta ormai da 15 mesi, con l’accusa di aver aggredito due manifestanti durante una cerimonia neofascista.
Visibilmente emozionato, questa mattina, Roberto Salis ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione della candidatura della figlia alle Elezioni Europee nelle liste di AVS. Ilaria naturalmente non ha potuto essere presente, ma ha trovato il modo di far sentire la sua voce, con una lunga lettera letta ad apertura dell’incontro.
Una lettera in cui ha spiegato le ragioni che l’hanno spinta a candidarsi, non per sfuggire al processo che la vede coinvolta a Budapest, ma per lottare per i diritti delle tante persone che si trovano nella sua stessa condizione e non godono dell’attenzione mediatica di cui lei può godere.
Non nasconde l’emozione e l’orgoglio per il coraggio e la coerenza con cui la figlia sta portando avanti la sua battaglia. Ribadisce che quella di candidarsi con il partito di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli è stata una una scelta della figlia.
Roberto Salis ha anche spiegato che si è arrivati a questa scelta dopo che un approccio 'più silenzioso' non aveva dato frutti.
Il padre dell’attivista italiana ha sottolineato ancora una volta le precarie condizioni in cui versa la figlia nel carcere di Budapest, dove è detenuta dal febbraio del 2023. Condizioni che ha definito peggiori del 41 bis in Italia.
Ha detto Roberto Salis nel corso della conferenza stampa alla Camera dei Deputati.
ha aggiunto sottolineando che quella di sua figlia è