Sono tanti i presenti alla Sala del Tempio di Adriano per la presentazione del libro del segretario della Lega Matteo Salvini con il generale Roberto Vannacci. In prima fila c'è il ministro Giuseppe Valditara, il vicesegretario della Lega Andrea Crippa ed il sottosegretario Claudio Durigon.
La presentazione del libro di Matteo Salvini arriva in un momento importante per la Lega. Nel prossimo mese il partito del vicepremier dovrà affrontare una campagna elettorale molto intensa in vista delle elezioni europee.
Il libro di Salvini si chiama 'Controvento' perché se "ci piacesse essere acclamati da tutti faremmo altro mestiere e non diremmo certe cose". Il leader del Carroccio racconta che non sapeva chi fosse Vannacci e che ha conosciuto il generale solo dopo le polemiche degli scorsi mesi sul suo libro 'Il mondo al contrario'. Il leader del Carroccio dice che non tollererà mai censura, bavaglio e ipocrisia:
Il segretario della Lega spiega poi che in Europa la perdita di identità ha portato all'abbandono di molti quartieri che sono finiti nelle mani dell'estremismo islamico.
Le elezioni del 9 giugno non avranno nessuna minima influenza sul governo l’italiano che secondo il vicepremier durerà fino al 2027. Salvini dice poi di essere contento di avere in lista un generale per parlare di pace perché uno dei temi centrali del prossimo quinquennio in Europa sarà la guerra o la pace:
Salvini rivela poi che il rapporto con Vannacci andava avanti ormai da tempo:
Vorrei un'Italia e un'Europa più identitarie. L’identità dei popoli esiste. E’ la cultura woke che ci porta a dover vergognare di quello che siamo" ha detto Vannacci nel corso del suo intervento durante la presentazione del libro di Matteo Salvini. Il generale ha detto di aver parlato di identità, confini, sicurezza e progresso e ritiene che siano valori sovrapponibili con quelli della Lega. Motivo per cui si è candidato come indipendente:
Vannacci ha poi ribadito che le società multiculturali non possono funzionare in quanto controproducenti, in più metterebbero a rischio il concetto di 'Patria':
Il vicesegretario federale Crippa non ha ancora letto il libro di Matteo Salvini ma promette di recuperarlo quanto prima e di farselo autografare. Nessuna polemica su Vannacci, Crippa spiega che chi non vorrà votare Vannacci potrà scegliere altri nomi. Il vicesegretario spiega poi che nell'intervista di qualche giorno fa su La Stampa è stato distorto il senso delle parole del generale sui disabili:
Crippa spiega poi che non sono negabili i simboli dell'italianità: