"Governo con Pd e M5s fu un errore in termini elettorali". Arriva il mea culpa di Matteo Salvini che ammette che la decisione partecipare al Governo Draghi insieme a Pd e M5S non ha pagato in termini di consenso elettorale. Salvini, pero, sottolinea anche che la scelta della Lega fu dettata dall’interesse per le sorti del Paese, a differenza di altri che, invece, fecero valutazioni diverse e più felici in termini di ritorno elettorale.
E chi sono gli altri a cui si riferisce il leader della Lega? Non fa nomi e cognomi, ma andando per esclusione dovrebbe trattarsi degli alleati di Fratelli d’Italia e dell’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni i destinatari dei suoi strali.
Il partito della premier, infatti, fu l'unico che in quei difficili mesi di transizione, decise di restare all’opposizione a differenza di quanto fecero Lega e Forza Italia che, invece, appoggiarono il nuovo Governo guidato da Mario Draghi.
Una scelta che secondo Matteo Salvini ha pagato in termini di consenso elettorale più della scelta di responsabilità fatta dal suo partito e infatti, le successive elezioni politiche nel settembre 2022 sancirono la vittoria di FdI e il crollo della Lega.
ha spiegato Matteo Salvini in un punto stampa a Como.
Una scelta che la Lega, secondo il ministro dei Trasporti, ha pagato in termini di consensi elettorali assumendosi la responsabilità di quella scelta e delle conseguenze negative da essa scaturite.
ha detto Salvini che poi ha concluso: