Concentrarsi sull'impossibile, affrontandolo di petto per poter essere padroni del proprio destino, questa la ricetta in una semifinale di Europa League dove la Roma dovrà cercare il miracolo contro il Bayer Leverkusen, ne è convinto Luigi Garzya. Un nome incastonato nel mondo giallorosso il suo, tre stagioni nella Capitale (dal 1991 al 1994) dove l'ex difensore non si è mai risparmiato, credendoci sempre, in ogni situazione.
Cosa che dovrà fare anche la Roma alla BayArena. Sì, perdere 2-1 sarebbe stato diverso, l'errore a porta vuota di Abraham ritorna a intervalli regolari nella memoria dei tifosi, ma quello è il passato. Il presente è altra storia afferma Garzya: "Ma servirà la partita della vita, anche perchè situazioni del genere non capitano spesso". Non facendo però riferimento ai singoli: "E' quel tipo di partita dove il gruppo conterà come non mai, altrimenti i giocatori di talento non avrebbero modo di esprimersi", spiega Luigi Garzya, che in esclusiva a Tag24 ha parlato anche del big match di campionato della Roma contro l'Atalanta, decisiva per il quinto posto Champions.
Una semifinale di Europa League da onorare nel migliore dei modi per la Roma, che contro il Bayer Leverkusen deve auto convincersi di poter puntare alla remuntada dopo il 2-0 subito all'andata secondo Luigi Garzya.
D: Si parla di missione impossibile, ma può diventare possibile?
R: Deve diventarla, altrimenti sarebbe inutile andare lì. La Roma deve crederci, sono quelle situazioni che capitano poche volte nella vita, e questo fa scattare qualcosa dentro la testa che ti porta anche a fare cose importanti. E’ chiaro che l’appuntamento è difficile, perché si affronta una squadra forte, ma il calcio insegna che i risultati strani possono uscire fuori.
D: Di fronte però c'è una squadra invincibile, non ne ha ancora persa una.
R: Nella vita esiste il calcolo delle probabilità, la legge dei grandi numeri, credo che prima o poi dovranno perdere, per forza. Perché non può succedere contro la Roma?
D: Cosa bisognerà fare per ribaltare il risultato di svantaggio?
R: Fare la partita della vita, non c’è altra strada. Peccato per l’andata, perdere 2-1 sarebbe stato diverso, ma questo è il passato, il presente dice che la Roma ci deve provare.
D: Spingere subito o con criterio?
R: E’ chiaro che l’ideale sarebbe fare gol subito, se amministri la partita ragionando sul prima o poi il gol lo facciamo non si vincerà. Loro attaccheranno, molti risultati li hanno raggiunti verso fine match, vuol dire che nel mezzo qualche rete la subiscono.
Non solo il Bayer Leverkusen, la Roma sarà poi chiamata a dare il massimo anche in campionato, dato che la prossima avversaria sarà l'Atalanta. Entrambe le squadre sono appaiate al quinto posto a 60 punti: sarà quella partita che potrebbe certificare chi sarà la squadra capace di centrare la prossima edizione della Champions. In merito a questo big match, Luigi Garzya ha una sua idea.
D: Si aspetta qualcosa a livello di singoli?
R: Non andresti da nessuna parte ragionando così, serve giocare da squadra. La Roma è forte e deve puntare sul gruppo; gli elementi capaci di cambiare la partita ci sono, ma bisogna metterli anche in condizione di fare bene.
D: Poi sarà tempo di Atalanta-Roma, che potrebbe decidere la corsa per il quinto posto. Come la vede?
R: Sulla carta l’Atalanta è avvantaggiata perché ha anche una partita in meno (contro la Fiorentina), poi hanno la semifinale in casa che la porterà a non dovere viaggiare. Ma anche qui mai dire mai. Anche contro l’Atalanta servirà la partita della vita, se la può giocare perché sono squadre che si equivalgono, lo dimostra il fatto che sono a pari punti.