"Sono stato vicino al Psg come dirigente, ho incontrato due volte Nasser Al Khelaifi ma poi non si è mai andati avanti ed è stato bene così", la rivelazione di Maldini che dopo l'addio al Milan avrebbe potuto ricominciare dalla Francia e che, di conseguenza, non chiude a nuovi scenari futuri.
Maldini dirigente al Psg, uno scenario difficile da prevedere ma che a detta dello stesso ex Direttore Tecnico del Milan poteva diventare realtà e che è mancato per poco visto che le parti si erano incontrate in più occasioni.
Durante l'intervista esclusiva di Radio Serie A, dunque, Paolo Maldini ha avuto l'occasione di sbottonarsi e di raccontare quello che è stato l'ultimo periodo della sua vita per poi tornare anche alla sua avventura da giocatore.
In questo racconto non sono mancati colpi di scena, come quello che lo avrebbe visto nella dirigenza parigina. Lo stesso Maldini ha ammesso di essersi incontrato con il presidente del Paris Al Khelaifi senza, però, concludere l'affare:
Uno scenario che, inevitabilmente, si sarebbe venuto a creare dopo l'addio doloroso al Milan dovuto ai rapporti non proprio idilliaci con i maggiori esponenti della società rossonera. Un divorzio che, però, non cancella l'amore verso la maglia e la società:
Maldini nel corso della sua intervista ammette di non essere andato più a San Siro per seguire il Milan, una scelta che non gli impedisce di seguire sia i rossonero che il Monza - squadra di Galliani e fino a poco fa di Berlusconi. Nonostante le difficoltà nel seguire la squadra dal vivo, Maldini non manca di analisi critica e di visione verso i giocatori, tanto che ha voluto elogiare il lavoro di Theo Hernandez e di Leao sulla fascia sinistra:
In un secondo momento Maldini torna a raccontare della sua carriera da calciatore e del vissuto al Milan, squadra del cuore. Un amore nato dal padre e trasmesso al figlio ma che inizialmente non era così forte. Maldini, infatti, racconto di aver tifato per la Juventus prima di approdare in rossonero:
A differenza della parentesi da dirigente è indiscutibile il percorso fatto da calciatore nei rossoneri, un'avventura che lo ha portato sul tetto del mondo e per cui avrebbe potuto essere tentato di cambiare per vivere altre esperienze, tra cui quella al Real rifiutata: