Ancora bufere nel mondo della tv e continue polemiche online che partono direttamente dal caso della conduttrice Serena Bortone e dal presunto provvedimento disciplinare della Rai nei suoi confronti, dopo la controversa vicenda sul monologo dello scrittore Antonio Scurati, sul 25 aprile.
Il caso ha fatto parlare il pubblico, la politica e il mondo dell'informazione, quando la giornalista ha reso nota una situazione complessa e apparentemente non chiarita, riguardo l'intervento programmato dello scrittore Antonio Scurati durante la sua trasmissione "Che Sarà".
Bortone, lo scorso 20 aprile, aveva dichiarato sui social che l'azienda aveva cancellato l'intervento dello scrittore senza fornire nessuna spiegazione. E da lì una vicenda mediatica senza precedenti, voci, proteste, scioperi e comunicati ufficiali, tutte con il tema centrale della censura. Come chiariscono le istituzioni il procedimento verso la conduttrice?
Il nostro inviato di Tag24.it, Lorenzo Brancati, ha ripreso le dichiarazioni di Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, a Roma, a margine degli Stati generali della natalità all’Auditorium Conciliazione. Lo stesso con il Direttore Generale della Rai, Giampaolo Rossi, con l'obbiettivo di chiarire il più possibile la natura dell'eventuale provvedimento.
Mentre la Rai emette una lettera di contestazione disciplinare, la deputata Maria Elena Boschi di Italia Viva insiste sull'importanza di ascoltare la versione della Bortone:
Al contempo, il direttore generale Giampaolo Rossi offre una prospettiva divergente, affermando che non vi sono i presupposti per arrivare a conclusioni affrettate. Definirlo un provvedimento disciplinare, da come spiega, sarebbe inesatto:
La presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, proprio poco dopo le dichiarazioni di Boschi, ha confermato che Serena Bortone avrà modo di esprimersi davanti alla commissione di Vigilanza:
Approfondisci nel dettaglio il caso la lettera della Rai.