09 May, 2024 - 14:09

Mattarella chiama Roccella dopo le contestazioni: "Calpestate basi della civiltà". Meloni: "Spettacolo ignobile. Gli altri partiti condannino"| VIDEO

Mattarella chiama Roccella dopo le contestazioni: "Calpestate basi della civiltà". Meloni: "Spettacolo ignobile. Gli altri partiti condannino"| VIDEO

Come era prevedibile, il fuori programma di questa mattina agli Stati generali della Natalità (in programma oggi e domani, 9 e 10 maggio) all’Auditorium della Conciliazione a Roma, con le contestazioni alla Ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, a cui non è stato permesso di fare il proprio intervento, sta suscitando aspre e velenose polemiche.

Come sempre a indicare la strada e ha delineare i contorni della questione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha telefonato alla ministra per esprimerle la sua solidarietà parlando di basi della civiltà calpestate.

Mattarella: "Mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato personalmente la Ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, per manifestarle la propria solidarietà. Il Presidente ha parlato di basi della civiltà calpestate.

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"Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione."

ha detto il Capo dello Stato condannando quanto accaduto questa mattina all'Auditorium della Conciliazione.

Roccella: "Non si contesta me, ma l'idea di maternità come libera scelta"

La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, ha spiegato che la scelta di non fare più l’intervento e di lasciare l’Auditorium della Conciliazione è stato dettato dalla volontà di consentire alle persone che in quel momento si trovavano sul palco con lei di portare la propria testimonianza.

Al momento della contestazione sul palco c’erano una mamma incinta di otto mesi e il presidente del Forum delle famiglie Adriano Bordignon ai quali, comunque, non è stato consentito di parlare.

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Non si è trattato soltanto di una censura verso di me o verso il governo, ma di una profonda ostilità verso la maternità e la paternità, verso chi decide di mettere al mondo un figlio, esercitando la propria libertà e senza nulla togliere alla libertà altrui, ma contribuendo a dare un futuro alla nostra società. Insomma quello che si contesta, alla fine, è la maternità come libera scelta.

Ha  dichiarato Roccella.

Amareggiato anche l’organizzatore della manifestazione, Gigi De Palo, presidente Fondazione per la Natalità che ha sottolineato come si sia trattato di poche persone che non devono far perdere di vista l’obiettivo della manifestazione, ovvero, di una riflessione sulla natalità che deve essere un tema che unisce ma non divide.

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E’ sempre brutto quando si impedisce a qualcuno di parlare anche perché noi abbiamo dato l’opportunità a loro di esprime la loro opinione. Li abbiamo coinvolti, ci dispiace che un ministro della Repubblica non abbia potuto parlare, ci dispiace che se ne sia andata. E’ stata una contestazione contro la Ministra Roccella e prendiamo le distanza da quanto accaduto. Dobbiamo vivere un clima più sereno, perché la natalità è un clima che unisce ma non divide.

Meloni: "Spettacolo ignobile. E' ora di dire basta. Spero che le altre forze politiche condannino"

Oltre al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sono diversi gli esponenti del Governo che hanno espresso solidarietà alla ministra Eugenia Roccella per quanto accaduto agli Stati Generali della Natalità. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definita ignobile la contestazione.

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Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella. Lo spettacolo andato in scena questa mattina agli Stati Generali della Natalità è ignobile. Ancora una volta è stato impedito ad un ministro della Repubblica di intervenire e di esprimere le proprie idee. Responsabile un gruppo di contestatori che si riempiono la bocca delle parole libertà, rispetto e autodeterminazione delle donne, ma poi amano la censura e impediscono ad una donna di parlare perché non ne condividono le idee".

Ha scritto Meloni su X augurandosi poi che tutte le forze politiche abbiano il coraggio di esprimere solidarietà al ministro Roccella e di condannare, senza se e senza ma, i fatti di oggi. È ora di dire basta".

Condanna l’intolleranza, invece, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che sui social scrive:

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"Nessuna tolleranza per l'intolleranza. Solidarietà al ministro Roccella dopo il vergognoso episodio agli Stati Generali della Natalità".

Solidarietà è arrivata anche dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha auspicato la possibilità di dialogo

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soprattutto con le nuove generazioni, possa basarsi sempre sulla forza dei contenuti e mai sull'esclusione di chi la pensa diversamente".

Condanna le contestazioni che limitano la libertà di espressione il presidente del Senato, Ignazio La Russa che nell'aula di Palazzo Madama alla cerimonia del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo ha dichiarato che:

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E' giusto e doveroso consentire ogni forma di protesta civile, ma è altresì necessario lavorare per impedire che violenze e sopraffazioni possano dar luogo a episodi che si pongono al di fuori delle regole della vita democratica.
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Maria Rita Esposito
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