Continuano anche i tentativi di negoziato fra Israele e Hamas, dopo lo stallo delle ultime settimane. L'Egitto ha chiesto ai leader delle due parti maggiore "flessibilità", ma in tutto il mondo si susseguono le proteste pro-Palestina. Netanyahu accusa: "stanno sostenendo il genocidio".
Il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi sono il fulcro dell'accordo sul prossimo futuro della guerra a Gaza.
23:26
Il Sudafrica ha chiesto alla Corte internazionale di giustizia (CIG) ulteriori misure di emergenza contro Israele per le sue operazioni militari a Rafah nella Striscia di Gaza. Il Sudafrica accusa Israele di atti di genocidio contro i palestinesi.
23:00
I vigili del fuoco stanno sedando un vasto incendio nell'area di Kiryat Shmona, provocato da alcuni dei 35 razzi lanciati da Hezbollah sulla città questa sera. Ben 10 squadre di vigili del fuoco sono sul posto ma la situazione non è ancora del tutto risolta.
22:25
L'esercito israeliano ha fatto sapere che più di una dozzina di razzi sono stati sparati da Gaza verso Israele. Uno di loro ha colpito una zona di Beersheba, dove una donna è rimasta ferita.
L'esercito israeliano ha anche comunicato che nove razzi sono stati lanciati dalla zona di Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, e altri cinque dal centro del territorio palestinese.
21:48
Con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astenuti, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata a diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Hamas ha reagito alla risoluzione con grande entusiasmo.
"Consideriamo questa risoluzione un riconoscimento della necessità che il nostro popolo palestinese ottenga i propri diritti legittimi e un'affermazione della cooperazione internazionale, a fronte della volontà Usa di sostenere la guerra di annientamento condotta contro di lui. Chiediamo ai Paesi liberi del mondo di intensificare i loro sforzi e di fornire tutti i mezzi di assistenza e sostegno al nostro popolo palestinese".
21:10
Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, ha analizzato l'operazione militare a Rafah affermando che per ora le sue dimensioni sono contenute. Nonostante ciò l'allarme rimane alto.
"La Casa Bianca guarda sempre con preoccupazione" all'operazione israeliana a Rafah ma ritiene che per ora sia localizzata e non in grande scala".
20:33
Il rappresentante permanente italiano, l'ambasciatore Maurizio Massari, ha ribadito la posizione del nostro Paese sulla guerra in corso a Gaza. L'Italia ha come obiettivo principale la pace attraverso la soluzione a due Stati con Israele e Palestina.
"L'Italia condivide l'obiettivo di una pace globale e duratura che potrà essere raggiunta solo sulla base di una soluzione a due Stati con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza entro confini riconosciuti e concordati. Riteniamo che tale obiettivo debba essere raggiunto attraverso negoziati diretti tra le parti e dubitiamo che l'approvazione della risoluzione odierna contribuirà all'obiettivo di una soluzione duratura al conflitto. Per questo motivo abbiamo deciso di astenerci".
20:00
L’astensione dell’Italia all’Assemblea ONU per far diventare la Palestina membro a pieno titolo delle Nazioni Unite è un errore, l’ennesimo. Ne chiederemo conto in Parlamento. Ora fermare lo sciagurato proposito di Netanyahu di un attacco a Rafah: una catastrofe nella catastrofe, così Peppe Provenzano, responsabile Esteri della segreteria del Pd.
L’astensione dell’Italia all’Assemblea ONU per far diventare la #Palestina membro a pieno titolo delle Nazioni Unite è un errore, l’ennesimo. Ne chiederemo conto in Parlamento. Ora fermare lo sciagurato proposito di Netanyahu di un attacco a Rafah: una catastrofe nella catastrofe
— Peppe Provenzano (@peppeprovenzano) May 10, 2024
19:30
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, almeno 34.943 palestinesi sono stati uccisi e 78.572 sono rimasti feriti dal 7 ottobre.
19:12
Il ministro degli Esteri, Israel Katz, afferma che la decisione dell’Assemblea generale dell'Onu è un premio per Hamas:
L’assurda decisione presa oggi dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite evidenzia i pregiudizi strutturali dell’ONU e le ragioni per cui, sotto la guida del Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, si è trasformata in un’istituzione irrilevante.
18:21
Tra i 25 Paesi membri dell'ONU che si sono astenuti durante la votazione dell'Assemblea Generale riguardante l'ammissione della Palestina come membro a pieno titolo, oltre all'Italia figurano Canada, Regno Unito, Germania, Olanda, Romania, Svezia, Finlandia e Ucraina. Hanno votato a favore, tra gli altri, Francia e Spagna.
17:50
Con 143 voti a favore, 9 contrari e 25 astenuti, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dato il via libera alla risoluzione che sostiene la richiesta della Palestina di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. L’Italia si è astenuta.
17:25
Con il voto di oggi non solo bypassate il Consiglio di sicurezza in violazione della Carta, ma imbastardite il significato di amanti della pace, così l’ambasciatore di Israele all’Onu, Gilad Erdan, durante il suo intervento all’Assemblea generale dell'Onu.
17:00
La sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riguardante una risoluzione sui "diritti e privilegi" per la Palestina. Questa potrebbe portare il Consiglio di Sicurezza a riconsiderare la richiesta di ammissione della Palestina come 194esimo membro dell'ONU.
16:00
Il gabinetto di guerra israeliano ieri 9 maggio 2024 ha deciso di approfondire l'operazione a Rafah. La decisione, come riferiscono i media israeliani, è stata presa nonostante l'annuncio del presidente americano Joe Biden. Il capo della Casa Bianca aveva promesso lo stop di alcune forniture di armi a Israele se l'esercito avesse invaso Rafah.
15:30
L'Unrwa, l'agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, lancia l'allarme, visto che ha fatto una stima riguardo le persone scappate da Rafah dopo l'intensificazione dei bombardamenti da parte delle forze israeliane. Al momento, infatti, sono più di 110mila le persone fuggite dopo i raid israeliani. L'Agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi ha sottolineato come ad oggi non vi sia un posto sicuro nella Striscia di Gaza.
14:58
Espen Barth Eide, ministro degli Esteri della Norvegia, ha diffuso un post su X condannando l'attacco condotto contro la sede dell'UNRWA a Gerusalemme.
Shocked by attacks on @UNRWA 's HQ in East Jerusalem. As host country, Israel has a duty to protect UN personnel & premises at any time.
— Espen Barth Eide (@EspenBarthEide) May 10, 2024
The incidents must be investigated, those responsible must be held accountable.
UNRWA is the lifeline for millions of Palestine refugees. https://t.co/66nakzs57Q
14:30
Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha condannato con un post su X il recente attacco contro il quartier generale dell'UNRWA, l'agenzia ONU per i rifugiati palestinesi.
I condemn the recent attack on @UNRWA's Headquarters in East Jerusalem.
— António Guterres (@antonioguterres) May 10, 2024
Targeting aid workers and humanitarian assets is unacceptable, and must stop. https://t.co/xqVG6e3tOh
14:00
Israele avrebbe colpito ancora il sud del Libano con un attacco condotto con alcuni droni. Durante l'offensiva, condotta nella città di Tayr Harfa, almeno due persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite. A riferirlo è Al-Jazeera.
13:30
La Germania ha condannato l'escalation di manifestazioni violente a Gerusalemme Est contro l'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per la protezione dei rifugiati palestinesi. Berlino ha chiesto ad Israele di garantire la protezione dell'agenzia ONU.
12:40
I tank e le truppe dell'Idf hanno preso il controllo della strada che separa il confine ovest da quello est di Rafah. Hanno circondato tutto il lato orientale della città nel sud della Striscia di Gaza.
12:10
11:46
Arrivano le tende in piazza per manifestare la solidarietà alla Palestina a Padova, davanti la sede dell’Università. Gli studenti si sono radunati nel cortile del Palazzo del Bo per portare avanti le proteste pacifiche.
11:20
Sforzi in atto per riprendere i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza fra pochi giorni a Doha".
La notizia arriva dal quotidiano vicino alle autorità del Qatar, Al-Araby Al-Jadeed, che ha citato fonti diplomatiche egiziane ed occidentali al Cairo. Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani, avrebbe invitato il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel ed il direttore della Cia William Burns, a riprendere i colloqui per i negoziati sul conflitto a Gaza.
10:58
Spagna, Irlanda e altri paesi membri dell’Unione Europea vogliono riconoscere uno Stato palestinese il 21 maggio, secondo quanto ha riportato Josep Borrell, prima del voto atteso oggi dalle Nazioni Unite sulla proposta palestinese di diventare uno stato membro a pieno titolo dell’Unione Europea.
10:28
L'organizzazione United Kingdom Maritime Trade Operations ha dichiarato che si è verificato un dirottamento di una nave a 195 miglia ad est di Aden, nello Yemen, poi fallito. Il comandante della nave ha raccontato di essere stato avvicinato da una imbarcazione di piccole dimensioni, con a bordo cinque o sei persone armate con scale.
I ribelli Houthi dello Yemen, con l’appoggio dell’Iran, hanno più volte lanciato attacchi con droni e missili nel Mar Rosso per mostrare sostegno ai palestinesi nella guerra a Gaza.
10:07
Per non incombere nel veto degli Stati Uniti sull’offensiva di terra contro Rafah, Israele pianifica di mettere in atto operazioni separate nelle diverse aree della città a Sud della Striscia di Gaza. Lo ha riferito una fonte del governo dell’Egitto. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa libanese Al-Akhbar.
09:27
Alcuni razzi hanno preso di mira il valico di Kerem Shalom, al confine sud con Israele, e attualmente unico punto di passaggio aperto dopo l'annunciata operazione militare israeliana su Rafah.
A riferirlo la testata Ynet, che spiega che le sirene di allarme antiaereo sono suonate nella comunità. Allarme anche nelle vicine Holit e Sufa.
09:16
Ora la palla è completamente nel campo di Israele
Queste le parole di Hamas, dopo aver chiesto un periodo più lungo di tregua durante i negoziati al Cairo.
La delegazione ha lasciato l'Egitto e sarà attesa in Qatar:
Israele ha respinto la proposta presentata dai mediatori e sollevato obiezioni su varie questioni centrali per arrivare a un accordo di cessate il fuoco
09:14
Secondo l'Unrwa sono circa 110mila le persone fuggite da Rafah, dopo che Israele ha minacciato di dare il via all'operazione di terra e ha intensificato i bombardamenti.
Circa 110.000 persone sono fuggite da Rafah in cerca di un luogo sicuro in condizioni di vita spaventose, con l'unica speranza di un cessate il fuoco
08:56
L'Unrwa ha deciso di chiudere la propria sede nella Gerusalemme Est occupata, dopo che ieri un gruppo di residenti israeliani ha appiccato il fuoco, mentre alcuni membri dello staff e di altri organismi delle Nazioni Unite si trovavano al suo interno:
Alla luce di questo secondo atroce incidente in meno di una settimana, ho preso la decisione di chiudere il nostro complesso fino a quando non sarà ripristinata un'adeguata sicurezza
Ha dichiarato il commissario generale dell'agenzia, Philippe Lazzarini, scioccato dall'episodio, che ha confermato che nessuno è rimasto ferito a causa delle fiamme:
L’incendio ha causato danni estesi nell’area esterna. Il personale ha dovuto spegnere le fiamme da solo perché c’è voluto del tempo prima che gli addetti israeliani agli estintori e la polizia si presentassero
https://twitter.com/UNLazzarini/status/1788643951945150790
Il fatto è assolutamente grave, dato che la sede dell'Unrwa dispone su quel terreno di una stazione di benzina e diesel per la sua flotta di auto:
Questo è uno sviluppo vergognoso. Ancora una volta le vite dei membri dello staff Onu sono state messe in pericolo. Alla luce di questo secondo sconvolgente incidente in meno di una settimana ho preso la decisione di chiudere il nostro complesso fino a che non saranno garantite appropriate misure di sicurezza
Lazzarini ha puntato il dito contro Israele, chiedendo che il governo si assuma la responsabilità di quanto accaduto e che si adoperi per garantire sicurezza al personale e alle strutture delle Nazioni Unite.
08:44
Hamas ha chiesto una tregua di 12 settimane, al posto delle 6 originariamente discusse. Israele, però, pare non essere favorevole a tale cambio e questo ha provocato un ostacolo nei negoziati.
A riportarlo la Cnn, che cita tre fonti anonime, e spiega che Israele sarebbe contrario al nuovo accordo perché crede che non sarebbe diverso dall'accettare di porre fine alla guerra.
08:40
Il portavoce militare ha fatto sapere che stanno suonando le sirene d'allarme nelle aree a ridosso di Gaza, che annunciano la presenza di razzi nello spazio aereo delle comunità israeliane di confine.
08:23
Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari ha dichiarato che:
L'Idf ha armi sufficienti per le missioni programmate, incluse quelle a Rafah. Abbiamo quello che ci serve
08:00
Sono decine i manifestanti pro-Palestina che ieri sera hanno occupato la George Washington University.
Neanche 24 ore dopo lo sgombero del campus che ha portato all'arresto di 33 persone. Gli studenti urlano "Non ce ne andiamo", scandendo il consueto "Palestina libera, libera".
Presenti anche decine di agenti di polizia schierati, ma la protesta è rimasta pacifica.
07:30
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken potrebbe presentare al Congresso un rapporto molto critico sulla condotta di Israele a Gaza.
Tuttavia, nel rapporto il segretario non dichiara che lo Stato Ebraico abbia violato i termini per l'uso delle armi statunitensi.
Lo scrive il Times of Israel, citando Axios. L'ambasciatore americano in Israele Jack Lew e l'inviato umanitario uscente degli Stati Uniti per Gaza David Satterfield hanno scritto a Blinken un promemoria relativo alle ultime settimane e spiegando che Israele non sta violando il diritto internazionale, né sta ostacolando gli aiuti umanitari.
07:15
L'Onu potrebbe votare quest'oggi sullo status palestinese presso le Nazioni Unite. Questo gli permettere a Gaza di vedersi riconosciuti quasi tutti i diritti di statualità all’interno del suo plenum.
A riferirlo il Jerusalem Post, che spiega che gli Emirati Arabi Uniti possano presentare una risoluzione che invita il Consiglio di Sicurezza a garantire alla Palestina lo status di membro a pieno titolo nell'ONU.
Nel testo si legge che:
La Palestina è qualificata per diventare membro delle Nazioni Unite in conformità con l’articolo 4 della Carta e dovrebbe pertanto essere ammessa come membro delle Nazioni Unite
Dopo il veto degli Usa, l'Autorità Palestinese si è rivolta all'Assemblea Generale, per tramite proprio degli Emirati Arabi Uniti.
La bozza della risoluzione concederebbe alla Palestina il diritto di operare all’interno del suo plenum come Stato membro, con eccezione del diritto di voto:
Il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, compreso il diritto al proprio Stato indipendente di Palestina
07:03
In una lunga intervista rilasciata al noto talk show americano Dr. Phil Primetime, il premier Netanyahu ha rilasciato alcune dichiarazione riguardo le proteste nei campus universitari di tutto il mondo:
Ci sono un sacco di persone ignoranti, che mi dispiace dirlo, il cui senso della storia nella migliore delle ipotesi risale alla colazione, e nemmeno a quello. Non hanno la più pallida idea di cosa sia Hamas
E commentando le reazioni dei vari governi, ha detto:
Alcuni leader mondiali mi dicono in privato che Hamas deve essere distrutto, ma quando si trovano di fronte a tutta questa propaganda, a tutta questa follia nei campus, iniziano a logorarsi. Ma non mi tiro indietro. Faremo quello che dobbiamo fare per tutelarci
https://twitter.com/DrPhil/status/1788772011432460794
07:00
Una maggiore "flessibilità" è ciò che chiede l'Egitto ad Hamas e Israele per cercare di raggiungere quanto più velocemente possibile una tregua nella Striscia.
Oggetto di trattative anche il rilascio degli ostaggi. A riportare la questione un comunicato stampa ufficiale diffuso dal ministero degli Affari Esteri egizio.
Pochi giorni fa, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha intrattenuto un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri egiziano Sameh Choukri, nel quale ha ribadito l'urgenza di "esortare le parti a dimostrare flessibilità e a compiere tutti gli sforzi necessari per raggiungere un accordo di tregua e porre così fine alla tragedia umanitaria".